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Grande Fratello Vip 2020/2021

GF Vip 2020, pagelle trash: I cinque momenti più imbarazzanti della puntata del 30 ottobre

Le pagelle trash di Fanpage.it con i 5 momenti più imbarazzanti della puntata del GF Vip del 30 ottobre 2020. Dal dramma familiare della famiglia Goria all’ingresso del capofamiglia Amedeo, soprannominato ‘l’idrante’ davanti a figlia ed ex moglie, alla ‘gatta in calore’ data da Antonella Elia a Elisabetta Gregoraci, per via del suo flirt con Pretelli, fino all’ingresso di Brosio scampato al Covid.
A cura di Eleonora D'Amore
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Le pagelle trash di Fanpage.it della puntata del Grande Fratello Vip 2020 di venerdì 30 ottobre parlano chiaro: cinque sono stati i momenti più imbarazzanti, che hanno scatenato maggiori commenti sui social e che hanno spinto il pubblico del reality a manifestare in parte dissenso, condito con il sano divertimento di alcuni siparietti. Dai concorrenti in casa agli opinionisti Pupo e Antonella Elia in studio, inclusi gli ospiti freschi usciti dal programma, ognuno a suo modo ha meritato un posto in questa mini classifica da scrollare con una smorfia.

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1. Antonella Elia chiama la Gregoraci ‘gatta in calore'

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Se Stefania Orlando non ha risparmiato i suoi dubbi sulla buonafede di Elisabetta, ci è andata ancora più pesante Antonella Elia, opinionista che non risparmia stoccate feroci. Se da una parte la Gregoraci smentisce di avere una storia con Pierpaolo, i contatti ravvicinati tra i due sono sempre più frequenti e la Elia ha fatto riferimento a un momento ben preciso: "Ti strusciavi in modo assai procace contro quel pover'uomo, tipo una gatta in calore. Ah scusate, mi sono sbagliata, volevo dire una gatta innamorata! Sembravate Il postino suona sempre due volte. Sporgevi la parte inferiore del tuo corpo. C'era tutto il corpo proteso in avanti, con una parte indietro e lui appoggiato, non so se mi sono spiegata". Pubblicità, vi prego.

2. Amedeo Goria e la bipolarità di Guenda

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Al secondo posto senza dubbio il dramma familiare della famiglia Goria. Una mamma (Maria Teresa Ruta) completamente in balia dei sensi di colpa per essere stata assente, un padre che per tutti i primi anni di vita dei figli Guenda e Gian Amedeo sarebbe stato davvero assente e dimentico delle loro necessità; una figlia definita ‘particolare', a tratti poco ‘comprensibile', con un carattere non sempre ‘mansueto', che si è beccata della bipolare su un settimanale, a firma di suo padre stesso. Come non bastasse, quest'ultimo torna in casa per chiedere scusa all'ex moglie e alla figlia, sia della bipolarità mal interpretata sia del suo comportamento generale, e succede di peggio: Goria viene descritto non solo come un padre disinteressato ai figli ma anche come un tombeur de femme, con una particolare passione per "le ragazze anche più piccole di Guenda". Con un candore insolito, si sorride, si commentano queste circostanze intime e familiari armati quasi di capacità psicoanalitica e poi, divertiti, si va avanti, verso il lieto fine di una riconciliazione, a sensazione, poco naturale.

3. Amedeo Goria soprannominato l'idrante

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Sembra essersi esaurito così il secondo momento più trash della serata e invece la Contessa De Blanck ha regalato un'altra perla della sua collezione di ostriche. Dopo essere diventata l'eroina della casa con il motto "Dopo mezzanotte o si dorme o si fotte", si è fatta avanti nel momento di riconciliazione della famiglia Goria e ha rivelato che lo stesso Amedeo, quasi 40 anni prima, ci aveva provato di brutto con lei. Per giunta, citando una sua cara amica, si lascia andare a una confidenza: Goria sarebbe un ottimo amante in camera da letto, versatile e istrionico, degno della sua fama di latin lover. Ad ascoltare queste parole, la figlia Guenda e a una Maria Teresa Ruta muta, consapevolmente ‘cornuta' (ma stavolta pubblicamente) per parte della sua vita coniugale.

4. Tommaso Zorzi: "Ma mi sono depilato per Brosio?"

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La tensione tra Tommaso Zorzi e Francesco Oppini, protagonisti di un'amicizia intensa e tormentata, è palpabile. Al centro viene rimesso il loro rapporto e si fa in modo che l'ambiguità della sua natura prenda nuovamente il sopravvento. "Alfonso, è un leitmotiv degli etero che tutti i gay sono innamorati di loro e li seguono come i cani" esplode Zorzi, infastidito dall'essere visto come uno spasimante non ricambiato di Oppini e, per questo motivo, intenzionato a ‘fargliela pagare' con l'indifferenza, freddando i contatti in casa. Si rimaneggiano i baci scherzosi dati durante un festino in giardino con fiumi di champagne, i significati reconditi del loro continuo cercarsi per poi finire sulla sentenza di Zorzi: "Francesco mi devi dire se io ti ho mai fatto credere qualcosa, ma poi ti chiedi se io volevo qualcosa in più solo perché sono gay?". Da un registro all'altro, nel confessionale poco più tardi, sarà lo stesso influencer a voler scherzare: "Alfonso, ma mi sono depilato tutto per Paolo Brosio?", manifestando amarezza per il nuovo ingresso poco stimolante. Un giocare sull'omosessualità (e, perché no, anche sull'eterosessualità, in riferimento al blocco Prerelli/Gregoraci) che va bene fino a che non si trasformi solo in un motivo per fare ascolti e basta.

5. Brosio tra Covid, fede e carnali tentazioni

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Paolo Brosio fa finalmente il suo ingresso ed è un ingresso un po' confuso. A metà tra la sua carriera giornalistica e il suo percorso religioso a Medjugorje, il giornalista si descrive figlio amorevole di una mamma abbastanza in là con gli anni e fervido cristiano al servizio delle pecorelle smarrite. In un racconto fatto di grande spiritualità, a bruciapelo parte la domanda: "Ma a te chi piace là dentro? Hai visto che belle ragazze?." e Brosio subito "Eh come no, ho visto ho visto, ce ne sono tre o quattro niente male, altroché….". Quindi Brosio è pronto, irrompe in casa davanti a un parterre tutto femminile freezato per l'occasione e l'unica a potergli parlare per prima è la Contessa De Blanck che, altrettanto a bruciapelo, gli fa: "Oh, ma dove sei finito? Ma che hai avuto?" e lui "Il Covid". Ops.

Vabbè, diamo il via alle nomination.

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Casertana di origine, napoletana di adozione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università L'Orientale di Napoli, sono Caposervizio dell'area spettacolo a Fanpage.it dal 2010, anno in cui il giornale è nato. Cinefila e appassionata di tv, nel tempo libero mi alleno a supportare un cognome impegnativo. 
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