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Franceschini su Sanremo: “Giusto farlo anche senza pubblico, non si potevano fare eccezioni”

Il ministro della Cultura Dario Franceschini, intervistato alla vigilia del Festival di Sanremo, ha parlato nuovamente della necessità di realizzare un Festival senza pubblico in sala, ritenendola la scelta più giusta da fare. “Bisogna adattarsi quest’anno, dà un segnale di normalità. Non si potevano fare eccezioni” ribadisce il politico.
A cura di Ilaria Costabile
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Intervistato da Rtl 102.5, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha parlato nuovamente di Sanremo, alla vigilia della prima puntata del Festival della canzone italiana. Dopo le polemiche circa la possibilità di far entrare il pubblico al Teatro Ariston, per permettere una realizzazione della kermesse che tendesse alla normalità, in accordo con il Cts per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti si è optato per un'edizione che non comprendesse la presenza di persone in sala, nemmeno figuranti, come si era optato in prima battuta.

La dichiarazione di Dario Franceschini

Dario Franceschini, che si era battuto affinché il Teatro Ariston fosse considerato come tutti gli altri teatri d'Italia e, quindi, chiusi al pubblico ormai da mesi si è espresso in maniera entusiastica sulla scelta operata dalla Rai e dal direttore artistico del Festival, inizialmente contrario ad un Sanremo privato degli spettatori, e ha dichiarato: "Mi sembra corretta la scelta di fare Sanremo ugualmente, senza pubblico, bisogna adattarsi quest'anno. Dà un segnale di normalità. Naturalmente non si poteva fare eccezione, le regole sono uguali per tutti". 

Sanremo senza pubblico

Non è stata una battaglia semplice quella relativa alla presenza di persone in sala per godersi la 71esima edizione del Festival. Tante le proposte vagliate: dai figuranti e quindi persone pagate per presenziare alla kermesse, in modo da poter giustificare la presenza in teatro, alla stregua del pubblico che troviamo in alcune trasmissioni televisive, alla nave da crociera dove far soggiornare gli eventuali spettatori prima di aprirgli le porte dell'Ariston e, ancora, la possibilità di farvi accedere solo personale sanitario vaccinato. Insomma, molti erano stati i tentativi di arginare la possibilità di un Sanremo così diverso dagli altri, ma alla fine si è optato per la soluzione più saggia che allontana dal pericolo contagi e da quello di assembramenti, rafforzato dalle ulteriori misure messe in atto dal Presidente della regione Liguria, Giovanni Toti che imposto la zona rossa e altri divieti.

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