Si è chiuso in modo del tutto inatteso il percorso di Samantha Curcio a Uomini e Donne, almeno per quanto riguarda le modalità della scelta. Solitamente troniste e tronisti decidono di affrontare prima la loro "non scelta" per poi chiudere l'avventura nel dating show con la dichiarazione al corteggiatore o alla corteggiatrice che hanno scelto, con l'immancabile pioggia di petali finale. Samantha ha invece deciso di fare l'opposto, prima scegliendo Alessio Ceniccola e poi mettendo fine all'esperienza con una dura reprimenda nei confronti di Bohdan Beyba.
Perché questo rimescolamento delle carte? Samantha ha affrontato Bohdan dopo che quest'ultimo le aveva imposto un aut aut il giorno prima, al termine di una reazione di gelosia nei confronti di Alessio: "Io domani me ne vado, se vuoi vieni con me". Un ultimatum che non è piaciuto alla tronista, la quale ha così deciso di scegliere a sorpresa, spiazzando sia lo stesso Alessio che gli opinionisti. Ancora più sorprendente la decisione di far entrare prima Ceniccola e solo in un secondo momento Bohdan, che si è così trovato il rivale di fronte e i petali rossi della scelta a terra.
Samantha ha insomma tenuto fede alla sua immagine di tronista fuori dagli schemi, sin dall'inizio in voluta controtendenza rispetto al classico modello della protagonista di Uomini e Donne: la ragazza acqua e sapone che ironizza sul suo fisico quanto sugli stereotipi delle troniste-modelle (vedi le frecciatine ad Angela Nasti), la curvy che porta avanti un messaggio contro il body shaming e che alla fine preferisce la dolcezza e il romanticismo di Alessio al "ricatto" di Bohdan, smascherandone il presunto finto interesse e l'egoismo che "non va bene per nessuna donna" perché "Bisogna aspettare i tempi dell'altro". Tutto giusto e corretto, se non fosse che tale percorso, e in particolare il finale, suscitano alcuni dubbi. Da una parte Samantha si è descritta come una "ragazza del popolo" lontana dalle varie Nasti e Belen, eppure prima di Uomini e Donne ha già fatto l'attrice in un docureality. Dall'altra, la sua volontà di ribaltare le regole della scelta con il severo discorso verso Bohdan (per giunta in presenza di Alessio), più che un atto di giustizia sembra una reazione piccata e orgogliosa.
Ti voglio ringraziare. Per due mesi non hai parlato, non hai fatto niente. In questa settimana, dopo l'esterna di venerdì, ti ho trovato dispotico, arrogante e aggressivo, non sincero. Grazie a questo tuo venir fuori in maniera così forte, ho maturato che non voglio amare sotto ricatto. Non riesco ad amare un uomo così egoista, tu sei stato estremamente egoista e questa cosa non va bene per nessuna donna. Bisogna aspettare i tempi dell'altro. Io in questi due mesi ho aspettato i tuoi tempi, ho aspettato un mese anche solo per una carezza sulla mano. Le uniche due volte in cui sei venuto verso di me hai voluto impormi le tue scelte. Alessio mi ha voluta davvero. Tu ti aspettavi altro da questo percorso. Io non sento minimamente di piacerti e ho avuto la sensazione che tu non volessi essere scelto. Per fortuna il mio cuore impazzisce di gioia per un altro uomo. Io non faccio parte del tuo destino.
Parole, quelle di Samantha, destinate a essere ricordate dai fan più di quelle romantiche per Alessio, l'uomo che l'ha fatta sentire per la prima volta una principessa e in cui ha trovato la vera favola d'amore. Tanto che lo stesso Alessio ha interrotto la ramanzina a Bohdan, mettendo fine al loro confronto. La Curcio potrebbe anche aver colto nel segno nella sua analisi del comportamento di Beyba, ma dopo averlo accusato di essere stato aggressivo e dispotico lo ha ripagato con la medesima moneta e con un gesto tutt'altro che elegante, aggiungendo al suo "no" una paternale che probabilmente non era necessaria. E che le è costata molte critiche: lei ha giustamente risposto per le rime agli insulti inqualificabili al suo corpo, ma forse dovrebbe badare maggiormente al fatto di essersi imposta come la tronista più discussa degli ultimi anni. E capire che la maggioranza degli spettatori non l'ha criticata per il suo aspetto fisico (peraltro bellissimo e lontano dal prototipo della "bruttina" o della "ragazza normale" su cui lei stessa sembra spingere sin troppo), ma per il suo atteggiamento.