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Live - Non è la D'Urso 2020-2021

“Vai a casa”: scontro tra Barbara D’Urso e Paolo Brosio a Live

Nel corso della puntata di Live – Non è la D’Urso trasmessa lunedì 18 novembre, Paolo Brosio ha voluto fare chiarezza su alcune dichiarazioni rilasciate in merito agli abusi su minori da parte di uomini di chiesa. Dato che reputava troppo pochi i tre secondi che gli ha messo a disposizione Barbara D’Urso, si è scontrato con la conduttrice.
A cura di Daniela Seclì
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La puntata di ‘Live – Non è la D'Urso‘ trasmessa lunedì 18 novembre, ha visto andare in scena un battibecco tra Barbara D'Urso e uno dei suoi ospiti, Paolo Brosio. Per capire il motivo del piccolo scontro, però, occorre tornare a una settima fa, quando Brosio ha suscitato grandi polemiche per una gaffe riguardo alle accuse di pedofilia contro alcuni sacerdoti.

La gaffe di Paolo Brosio

Nella scorsa puntata di ‘Live – Non è la D'Urso', Paolo Brosio si è alterato discutendo del tema della castità richiesta agli uomini di chiesa e della piaga della pedofilia. L'uomo voleva che fosse chiaro che singoli casi di preti pedofili, non possono rovinare l'intera categoria che include anche sacerdoti che si prodigano per il prossimo:

"Cosa c'entra la pedofilia? La pedofilia è un reato, non è che se togli il celibato togli di mezzo la pedofilia. Ci sono centinaia di oratori con preti perbene, ci sono preti santi, missionari che si fanno ammazzare. Perché parliamo solo di questi casi?".

Quindi la gaffe: "Chi se ne frega di questi casi". Così, è stato accusato di sminuire un problema gravissimo come l'abuso sui minori.

Lo scontro con Barbara D'Urso

Presente anche nella puntata di ‘Live – Non è la D'Urso' di lunedì 18 novembre, Paolo Brosio (al termine del dibattito dedicato a Heather Parisi), ha chiesto di potere intervenire per chiarire quanto accaduto la settimana scorsa. La conduttrice gli ha dato la parola, precisando: "Hai tre secondi". Brosio ha replicato: "Tre secondi? E allora vado a casa". Barbara D'Urso, stizzita, ha commentato: "E allora vai a casa Paolo. Devi fare una precisazione in tre secondi, perché è un altro argomento questo". Paolo Brosio, allora, ha pensato bene di ottimizzare il tempo che gli è stato concesso e ha chiarito:

"Sono stato accusato di coprire gli abusi o gli atti di libidine dei sacerdoti che sono pedofili. Pensa un po', nella mia vita ho fatto solo cronaca nera o giudiziaria…la mia frase ‘Chi se ne frega', significava proprio il contrario. Serena Grandi che dice che il parroco la faceva baciare con un'altra bambina deve fare il nome del sacerdote, della parrocchia. La responsabilità penale è personale. La frase ‘Chi se ne frega' era diretta alla sua affermazione che era generica e non specifica".

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