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Opinioni

Tommaso Zorzi con Giorgia Meloni avrebbe potuto dimostrare che la tv non è solo “trash”

Che Tommaso abbia un talento innato per l’intrattenimento è ormai chiaro. Stupisce però, che in un’occasione come quella del Maurizio Costanzo Show, Zorzi abbia rinunciato ad argomentare un confronto con Giorgia Meloni su un tema di attualità così caldo come quello della legge Zan contro l’omotransfobia. In un contesto del tutto rispettabile ma anche sobrio abbastanza per dargli modo di affrontare un tema che è la sua personale bandiera, Zorzi avrebbe avuto tutti gli strumenti in tasca per tenere banco ad un sano confronto senza nessun “pollaio”.
A cura di Giulia Turco
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Tommaso Zorzi per la prima volta al Maurizio Costanzo Show, in un "uno contro tutti" con Giorgia Meloni. Un'occasione unica per il neo opinionista, fresco vincitore dell'ultima edizione del Grande Fratello Vip. Tommaso sa esprimersi, sa tenere la scena, si muove abilmente davanti alla telecamera e lo ha dimostrato ancora una volta. Non a caso Mediaset lo ha battezzato come il volto di punta di questa stagione segnata dalla pandemia in cui, una tv più stanca che mai ha il vitale bisogno di personalità nuove e fresche che sappiano tirare fuori idee.

Che Tommaso abbia un talento innato per l'intrattenimento è cosa ormai chiara a milioni di telespettatori. Stupisce però, che in un'occasione come quella del talk di Costanzo, Zorzi abbia rinunciato ad argomentare un confronto con Giorgia Meloni su un tema così caldo di attualità come quello della legge Zan contro l'omotransfobia. A pochi giorni dal tragico episodio di violenza omofoba sulla metro di Roma, per altro. In un contesto del tutto rispettabile ma anche sobrio abbastanza per dargli modo di affrontare un tema che è la sua personale bandiera.

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Un tasto dolente che con buone probabilità avrebbe scaldato il clima in studio, considerando che la leader di Fratelli d'Italia sostiene da mesi che una legge che regoli la violenza contro le persone omosessuali non sia necessaria perché anzi, rimarcherebbe una differenza inesistente tra gay, trans ed eterosessuali. Ecco, su questo, al di là delle logiche e dei tempi della tv, ci aspettavamo che per Tommaso quella di dire la sua fosse una necessità, una fame di esporsi e di far capire che non si tratta appena di posizioni politiche ma di diritti umani inascoltati e di una comunità che necessita di essere tutelata.

A Tommaso non si chiedeva certo si ergersi a paladino dell'omosessualità in un salotto tv. Non ha mai strumentalizzato il suo orientamento sessuale per fare spettacolo ed è proprio questo che piace di lui, la sua discrezione e la sua misura in tutti i contesti. Ma non si può fare a meno di notare che quella del Maurizio Costanzo Show sia stata un'occasione mancata per dimostrare che il "trash" della tv di cui parla ha anche un altro lato della medaglia, fatto di opinioni e consapevolezze, perché Zorzi avrebbe avuto tutti gli strumenti in tasca per tenere banco ad un sano confronto senza nessun "pollaio".

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Giornalista professionista, bolognese classe 1994. Dopo il Master in Giornalismo, approdo nella redazione romana del Tg5. A Milano svolgo l'attività di reporter per l'agenzia video Alanews, mentre a Napoli entro a far parte della redazione di Fanpage.it, dove dal 2019 mi occupo di Spettacolo, seguendo le sfide dell'intrattenimento dalla tv alle nuove piattaforme digitali.
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