161 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Enzo Iacchetti si prepara al ritorno a Striscia La Notizia

Darà la voce a Lord Macintosh e tornerà in teatro con “Il vizietto” aspettando di sedere sul bancone di Striscia La Notizia. Non è berlusconiano e odia il Festival di Sanremo.
A cura di Fabio Giuffrida
161 CONDIVISIONI

enzo iacchetti

Mentre Ezio Greggio si dà alla conduzione di "Veline" su Canale 5 che eleggerà – con una finalissima a Milano – le due veline della prossima stagione televisiva, lasciando precarie Federica e Costanza, Enzo Iacchetti si prepara a nuovi progetti, e stavolta teatrali. Nel film della Pixar Disney "Ribelle-The Brave" Iacchetti darà la voce a Lord Macintosh, in attesa di debuttare a settembre alla conduzione di "Striscia la notizia" che puntualmente ogni anno gli viene affidata, visto l'enorme fidelizzazione di pubblico, dati auditel alla mano. Striscia è Iacchetti-Greggio, anche se le performance di Ficarra & Picone o ancora di Michelle Hunziker sono senza dubbio eccellenti, e gli ascolti parlano da soli. Antonio Ricci si conferma come uno degli uomini più potenti della tv italiana.

Iacchetti torna in teatro con "Il vizietto" dove avrà il ruolo della drag queen a 60 anni. Sono ben diciotto i cambi di costume, ma anche le parrucche e la fatica immane che si cela dietro alle sue performance teatrali. Canterà ben 6 canzoni e dovrà recitare con Marco Columbro, già conduttore del chiacchierato "Miss Padania 2012" e ora conduttore di punta del canale Vero Tv sul digitale terrestre. "La tv non è tutta cacca, io ho sempre combattuto contro la tv da dentro" ha tuonato Iacchetti che quindi replica a chi disdegna il mondo dello spettacolo e, più nello specifico, la televisione che propone programmi di dubbia qualità e che ha perduto ogni funzione educativa, lasciandosi solo il compito di intrattenere il pubblico con contenuti trash e volgari.

Il Festival di Sanremo non è mai stato digerito da Iacchetti che nella scorsa edizione ha fortemente attaccato a causa della selezione dedicata ai giovani talenti. Durissime le parole che usò Iacchetti definendo la competizione giovanile una "finta inutile" che "ha preso in giro 1600 ragazzi sul web i quali avevano speso denaro per video e canzone". Questo infatti il commento sul suo rapporto con il Festival:

Ho un pessimo rapporto con il Festival. Dipende da come cambierà, chi ci sarà in questa edizione. Ho un'etichetta discografica con giovani bravissimi pronti ad andare a Sanremo ma anche chi prende più voti degli altri viene lasciato a casa perché c'è già chi deve entrare, è tutto previsto.

Non è berlusconiano ma è molto legato a Mediaset, le proposte dalla Rai gli sono arrivate ma al momento le ha scartate tutte. A Mediaset si sente libero, non ci sono condizionamenti e il suo lavoro, quello di condurre Striscia, sarebbe l'ideale per ogni comico, anche se da contratto la sua conduzione è prevista soltanto per 3 mesi l'anno. Eppure la gente così lo ama di più: un po' come Fiorello che meno appare più viene amato. E poi Iacchetti ama il teatro, la tv è soltanto una seconda opportunità che gli consente di arrivare al cuore di milioni di italiani.

161 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views