Elena Sofia Ricci: “Io e suor Angela siamo per i porti aperti e per l’accoglienza”
Elena Sofia Ricci si è raccontata su Fanpage.it. L’attrice è reduce dallo straordinario successo di ‘Che Dio ci aiuti 5’ (qui le sue dichiarazioni sulla fiction di Rai1) e dalla candidatura ai David di Donatello come miglior attrice protagonista nel film ‘Loro'. Ai tanti trionfi, però, si è contrapposto anche un periodo estremamente doloroso. La madre, la scenografa Elena Ricci Poccetto, è scomparsa a luglio dello scorso anno. L'attrice ha confidato l'ultimo gesto d'amore fatto nei suoi confronti. Inoltre, ha detto la sua sul dibattito sull'accoglienza dei migranti, che da tempo ormai anima gli italiani. Matteo Salvini chiede la chiusura dei porti. Elena Sofia Ricci ha commentato:
“Ci sta che ci siano pareri diversi e idee diverse a proposito. Voglio cercare di capire i fenomeni più che giudicarli. È chiaro che io sono per l’accoglienza. Io e la mia suor Angela siamo per aprire le porte a tutti. Poi sono anche una donna di fede. È anche vero, però, che l’Italia è stata abbandonata dall’Europa e questo non lo dice solo Salvini, lo dicevano anche i governi precedenti. Tutti noi italiani siamo arrabbiati con l’Europa che se n’è lavata le mani. Posso capire la rabbia. Però non mi piace che i porti siano chiusi”.
Le contraddizioni del nostro Paese
Elena Sofia Ricci spera che gli italiani riescano finalmente a fare fronte comune, riscoprendosi un popolo unito. Ritiene, inoltre, che i politici debbano concentrarsi di più sul bene del nostro Paese anziché portare avanti una sterile guerra contro l’avversario. Infine, si augura che vengano finalmente valorizzate le eccellenze italiane oltre all’immenso patrimonio artistico che abbiamo la fortuna di possedere:
“Siamo un popolo che fa fatica a essere unito, a mettersi d’accordo. Si fa una politica che è contro l’avversario e non per il Paese. Forse dovremmo imparare a essere un po’ più coesi, a valorizzare la ricchezza intrinseca della nostra terra. Dovremmo campare di rendita solo per i bene artistici e geografici che l’Italia ha, ma non siamo capaci di farlo. Se abbiamo delle eccellenze in campo artistico, letterario, scientifico, non le sosteniamo. Se possibile le denigriamo. Io sono allibita. Siamo un Paese di gente invidiosa che non sa ammettere e accogliere il successo dell’altro o le sue qualità”.
L’ultimo gesto d’amore per la madre Elena Ricci Poccetto
Il 2018 ha portato via a Elena Sofia Ricci l’amatissima madre Elena. L’attrice, seppure devastata dal dolore, ha fatto in modo che gli ultimi mesi di vita della scenografa fossero pieni di gioia. Estremo gesto d’amore di una figlia verso la mamma, l’ha protetta dalla terribile notizia della malattia che le avrebbe presto divise e ha riempito le sue giornate di affetto e buone notizie:
“Lei non sapeva cosa avesse, io non le ho detto la verità. Non sapeva di avere le ore contate. Volevo che fosse felice fino all’ultimo momento e che tutte le cose belle che arrivavano fossero godute a pieno e non con quell’ombra di chi sta per lasciarti per sempre”.
Elena Sofia Ricci ha ancora impressi nella mente gli occhi di sua madre, che brillavano di orgoglio e di gioia quando le ha dedicato la vittoria del Nastro d’Argento per il film ‘Loro’ di Paolo Sorrentino. Non ci sarà mai un premio che per l'attrice avrà la stessa importanza di quello che ha alleviato la sofferenza di Elena:
“Non ci sarà mai un premio, neanche l’Oscar, che avrà lo stesso valore del Nastro d’Argento che ho potuto dedicarle e che l’ha resa felice e orgogliosa. Le brillavano gli occhi anche quando le ho portato il Premio Flaiano. Lì veramente in extremis, il giorno dopo sarebbe andata in coma. Nel 2018, il bello e il brutto si sono uniti e hanno viaggiato insieme. Ho provato il dolore e la gioia nello stesso istante. Quando riesci a concentrarti sul bello e trovare quell’attimo di felicità anche nelle cose più dolorose, questo aiuta”.
La stima per Paolo Sorrentino e la candidatura ai David di Donatello 2019
Elena Sofia Ricci ha interpretato Veronica Lario nel film ‘Loro’. Lavorare con Paolo Sorrentino per lei ha avuto il sapore di un sogno realizzato. L’attrice ci ha confidato che sul set era “emozionata come una bambina”. Ha provato quella paura di non essere all’altezza che in genere caratterizza le prime esperienze:
“La mattina in cui Sorrentino mi convocò per dirmi ‘Per me sei tu Veronica’, sono scoppiata in lacrime per l’emozione e lui mi diceva ‘Ma tu sei una grande attrice’ ma io non pensavo che mi potesse neanche contemplare. Paolo Sorrentino e Toni Servillo per me erano due miti. Avevo un’adorazione per loro. Su quel set ero emozionata come una bambina. Una tribolazione, un’emozione, una paura di non essere all’altezza, come se fossi una debuttante”.
È candidata ai David di Donatello 2019 come miglior attrice protagonista, tuttavia è certa di non essere lei la vincitrice: “Non credo proprio che lo vincerò. Sono felice di essere candidata ovviamente. La candidatura è già un premio, un riconoscimento importante. Quindi sinceramente sto già bene così. In più sono candidata con un gruppo di bravissime attrici, ognuna ha fatto una bellissima prova. Io non me l’aspetto di vincere. E non è scaramanzia”.
Il 27 marzo conosceremo il verdetto.