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Tu sì que vales 2019

Tu sì que vales, la storia del culturista in sedia a rotelle Gabriele Andriulli: “Accolgo il dolore”

Tra i concorrenti della puntata di ‘Tu sì que vales’, trasmessa sabato 23 novembre, anche il culturista Gabriele Andriulli. L’uomo ha avuto un gravissimo incidente otto anni fa, a seguito del quale ha riportato una lesione midollare. Tuttavia, non ha lasciato che la sedia a rotelle limitasse la sua vita. La giuria si è commossa e si è complimentata per la sua forza.
A cura di Daniela Seclì
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Tra i talenti che hanno partecipato alla sesta puntata di Tu sì que vales, trasmessa sabato 23 novembre, c'è Gabriele Andriulli. Il culturista è seduto su una sedia a rotelle da otto anni. Ha spiegato di essere "l'unico culturista su carrozzina in Italia", mentre nel mondo sarebbero una trentina. La sua vita è cambiata a seguito di un incidente che ha causato una lesione midollare.

L'incidente di Gabriele Andriulli e la forza di lottare

"Sono volato fuori dall'auto": con queste parole Gabriele Andriulli ha descritto l'incidente che gli ha cambiato la vita. Quindi ha spiegato alla giuria composta da Rudy Zerbi, Teo Mammucari, Gerry Scotti, Maria De Filippi e Sabrina Ferilli: "Non muovo le gambe, sento giusto un po' la gamba sinistra. Con il deambulatore sono riuscito a mettermi un po’ in piedi. Riesco a fare 50 metri ma ci metto mezz’ora". Scotti ha sdrammatizzato: "Anch'io vado a quella velocità". In un'intervista rilasciata qualche anno fa a Gabriele Trapani, Andriulli raccontò la dinamica dell'incidente:

"Al mio rientro in azienda,  dopo essere stato da un cliente, un colpo di sonno: ma non un colpo normale, è come se mi si fosse spento tutto all’ improvviso. Pensavo di sognare mentre rotolavo sull’asfalto. […] Sono stato sbalzato fuori dalla macchina da un finestrino laterale. Mi sono provocato uno scalpo sulla testa, una spalla tagliata a metà (la destra), contusioni varie e bruciature in tutto il corpo da contatto, tanto che mi sono trovato a terra seminudo con solo una scarpa addosso. Ho aperto gli occhi in un lago di sangue che invadeva tutto l’asfalto sotto il mio corpo…ero vicino al guard rail, raggiungibile alzando le braccia, e capendo di essere in mezzo alla strada mi sono trascinato lì sotto, come per stare al sicuro. Ho provato la vera paura di morire, perché le forze mi stavano abbandonando probabilmente anche per il sangue che stavo perdendo soprattutto dalla testa. Sono arrivati i soccorsi. […] Sono stato subito operato alla schiena e hanno appurato che il danno più grave era lì. In pratica si è frantumato ed in parte è schizzato fuori dalle mie vertebre un disco, ed una vertebra si è appoggiata sull’altra provocando una compressione del midollo. Fortunatamente questo è rimasto intatto e da ciò ne deriva la lesione non completa, in quanto in parte alcuni nervi lavorano come prima. Mi risveglio dopo Natale credo, in rianimazione. Mi hanno messo in carrozzina verso fine gennaio ed ho vissuto in ospedale fino a luglio 2012″.

La commozione della giuria

A Tu sì que vales, Gabriele Andriulli si è esibito in alcuni esercizi fisici, dimostrando la straordinaria forza frutto di tanto allenamento. Maria De Filippi si è complimentata: "Complimenti per la forza, io non so se ce la farei. Quando si vede una persona in carrozzina si prova pena, ma con te non è così. Si ha solo ammirazione". Gerry Scotti è sembrato commosso: "Vale la tua testimonianza. Il tuo può sembrare uno sport di pura apparenza ma stai correggendo questa errata convinzione che avevamo". Gabriele Andriulli ha concluso:

"La parte difficile è accettare di essere diversi. L'espressione ‘diversamente abile' non mi piace, anche se politicamente corretta. Io non sono abile a fare tutto come prima, mi piace dire che sono normalmente diverso. Oggi vivo sulle colline del Chianti insieme al mio gatto. Ciò che conta è che tutto ciò che succede nella vita vada abbracciato, dobbiamo accogliere il dolore perché, è brutto da dire, ma ci avvicina alla consapevolezza dell'essere".

Grazie Gabriele per questa bellissimo messaggio! ❤ #TuSiQueVales

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