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The Jackal alla Nazionale Cantanti: “Non è stato un malinteso, il sessismo è un problema reale”

La Nazionale Cantanti, dopo le scuse ad Aurora Leone, ha parlato di un “grande equivoco”. I The Jackal non ci stanno e in un breve comunicato replicano: “Noi speriamo che quanto successo non venga ridotto a questo: un malinteso. Il sessismo e il maschilismo sono problemi reali”. Poi, hanno riportato l’attenzione sull’importanza di sostenere la ricerca.
A cura di Daniela Seclì
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Quanto accaduto ad Aurora Leone dei The Jackal ha sollevato un'ondata di indignazione. L'attrice e comica, secondo quanto ha raccontato, sarebbe stata prima convocata per giocare nella squadra dei Campioni per la Ricerca poi allontanata dal tavolo dove cenavano i giocatori perché donna. Infine, insieme a Ciro Priello, sarebbe stata cacciata dall'hotel. La Nazionale Cantanti prima ha replicato con un duro comunicato in cui si puntava il dito contro atteggiamenti presumibilmente arroganti e verbalmente violenti. Il comunicato è stato cancellato. Poi, in un successivo intervento, la Nazionale si è detta "amareggiata" per l'accaduto e si è scusata con Aurora Leone. E ha aggiunto: "Siamo profondamente addolorati per questo grande equivoco in quanto in 40 anni non ci siamo mai trovati a dover gestire una simile situazione". Così, è arrivata la replica dei The Jackal.

La replica dei The Jackal alla Nazionale Cantanti

In queste ore, il dirigente Gianluca Pecchini si è dimesso assumendosi le responsabilità del comportamento avuto nei confronti di Aurora Leone. I The Jackal, una volta appreso la notizia, hanno rilasciato un breve comunicato:

"Prendiamo atto delle dimissioni del dirigente della nazionale cantanti in seguito al “grande equivoco” di ieri sera. Noi speriamo che quanto successo non venga ridotto a questo: un malinteso. C'è un discorso più ampio che va oltre la vicenda personale, il sessismo e il maschilismo come problemi reali che riguardano ogni giorno milioni di donne".

Tuttavia, hanno precisato che lo scopo principale della Partita del Cuore è donare alla ricerca contro il cancro, perché le tante persone che lottano contro la malattia possano intravedere un barlume di speranza. Per questo hanno invitato tutti coloro che in queste ore stanno manifestando la loro solidarietà ad Aurora a donare ciò che possono:

"Non è giusto che quanto accaduto abbia delle conseguenze negative sulla raccolta fondi, missione che la nazionale cantanti porta avanti con impegno da 40 anni. Inclusività e parità non devono essere ostacoli per nessuna causa, figurarsi se così importante come la lotta al cancro. Confondere i due piani è uno sbaglio che non rende giustizia a nessuna delle due battaglie. Per questo diciamo alle tantissime persone che ci stanno scrivendo con affetto in queste ore per dimostrarle sostegno, che Aurora non era andata lì per vincere una partita: Aurora era lì, come Ciro e come tutti gli altri che hanno preso parte all'evento, per contribuire alla ricerca. Perciò aiutateci a farlo, diamo un segnale forte: una donazione via SMS al numero 45527 per sostenere la ricerca sul cancro".

Le dimissioni di Gianluca Pecchini

Intanto, il dirigente Gianluca Pecchini ha ammesso le sue responsabilità e ha comunicato la decisione di dimettersi, sperando che quanto accaduto non si ripercuota sugli artisti che hanno preso generosamente parte all'evento:

"Mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone. Ci tengo però a sottolineare, a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell’episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via".

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