120.842 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Sei donna, non puoi stare qui”, così Aurora Leone è stata cacciata dalla Partita del Cuore

Vigilia scioccante per la Partita del Cuore. Nel corso della cena celebrativa, Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti, ha cacciato Aurora Leone dei The Jackal, convocata tra i Campioni per la Ricerca, dalla cena della squadra in quanto donna: “Non puoi stare seduta con gli uomini, le donne non giocano”.
120.842 CONDIVISIONI
Immagine

Atti di maschilismo e nervi tesi alla vigilia della Partita del cuore, la prima targata Mediaset in onda domani martedì 25 maggio, tra Nazionale Cantanti e Campioni per la Ricerca. Tutto è accaduto al J Hotel, l’albergo al centro del J Village, nei pressi dell'Allianz Stadium, dove Aurora Leone dei The Jackal, convocata insieme a Ciro Priello per essere parte integrante della squadra e quindi scendere materialmente in campo, è stata allontanata dal direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti, Gianluca Pecchini, mentre era a cena al tavolo con il resto del gruppo: “Ti devi alzare perché le donne non possono stare al tavolo delle squadre”.

Eppure Aurora Leone era stata ufficialmente convocata per La Partita del Cuore – come dimostra lo scambio di mail tra gli organizzatori dell’evento e i manager dei due artisti dove viene anticipata la garanzia di giocare alcuni minuti oltre all'atto ufficiale di convocazione, tutti documenti in nostro possesso. Gianluca Pecchini aveva evidentemente idee diverse. Così, i due The Jackal si sono ritrovati a vivere una situazione surreale, estremamente denigratoria per Aurora come per Ciro. Arrivati nel pomeriggio di oggi, lunedì 24 maggio, dopo un viaggio di 800 chilometri, erano a cena quando il direttore generale in persona si è avvicinato al tavolo di squadra dove erano seduti i due – quello della Nazionale Italiana Cantanti – invitando Aurora Leone a sedersi a un tavolo diverso, composto da sole donne. “Ma io sono stata convocata” avrebbe risposto l’attrice ma la risposta severa del direttore generale non avrebbe ammesso repliche: “Ti devi alzare da qui”. 

"Le donne non giocano a calcio"

È la stessa Aurora Leone a raccontare a Fanpage.it come è andata: "Gli abbiamo fatto presente che non ero un'accompagnatrice, ma giocatrice. Lui mi ha risposto "non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta". A quel punto, Ciro Priello e Aurora Leone hanno creduto di dover lasciare il tavolo solo perché facenti parte dell'altra squadra, quella dei Campioni per la Ricerca, ma non era così: "Aurora si deve alzare perché è donna e non può stare seduta qui secondo le nostre regole. E quando gli ho detto che avevo ricevuto la convocazione e avevo dato anche le misure del completino, lui ha risposto: "Ma tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c'entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua". E siamo stati cacciati dall'albergo per questo motivo". 

Le scuse di Eros Ramazzotti

Ciro Priello è a quel punto intervenuto per sottolineare che lo spirito delle parole di Pecchini era all'esatto opposto dei valori della Partita del Cuore, ma a nulla è servito. Poche ore dopo, i due The Jackal ricevono la solidarietà e le scuse di Andro dei Negramaro, di Eros Ramazzotti, di Stefano Fisico (smm della Nazionale Cantanti) e di Andrea Bettarelli, a nome della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Immagine

L'amarezza di Aurora Leone

Aurora Leone e Ciro Priello avevano partecipato sin dal loro arrivo alle attività social per sensibilizzare alla raccolta fondi per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. D'altronde, la loro stessa partecipazione era in assoluta sintonia con i valori messi in campo storicamente dalla Partita del Cuore. La stessa Aurora è una grande appassionata e conoscitrice di calcio, tanto è vero che è spesso protagonista di gag e commenti sul canale Instagram dei The Jackal (ultimo, quello sulla Superlega). Proprio per questo si dice ancor più amareggiata: "Vorrei solo che quanto successo non metta in cattiva luce l'importanza della ricerca sul Cancro e di quanto fa la Fondazione". 

120.842 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views