Tensioni nelle Sardine per la partecipazione ad ‘Amici 19’, Mattia Santori: “Fidatevi di noi”
Venerdì 28 febbraio, Canale5 lascerà spazio alla prima puntata del serale di ‘Amici 19‘. Tra gli ospiti previsti, coloro che hanno dato il via al movimento delle Sardine: Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli. La scelta di prendere parte a un programma pop come il talent condotto da Maria De Filippi, tuttavia, ha causato delle tensioni tra gli attivisti. Alcuni, infatti, non sono d'accordo con la scelta di salire su quel palco. Le proteste e le critiche sono piovute con una tale insistenza, da rendere necessario l'intervento di Mattia Santori.
Mattia Santori si difende dalle critiche
Mattia Santori, in un video, ha replicato alle critiche ricevute per la decisione di una rappresentanza del movimento delle Sardine di partecipare ad Amici 19. Il giovane si è detto pronto ad ascoltare le perplessità di chi non condivide questa scelta e ha invitato gli attivisti a fidarsi di loro:
"Abbiamo ricevuto critiche sulla scelta di andare da Maria De Filippi. È vero che c'è un problema di rappresentanza. Non c'è un organo eletto, nessuno sa le persone che ci lavorano. Quindi bisogna un po' fidarsi. C'è un gruppo di comunicazione, c'è un gruppo che si occupa dei temi politici, c'è un gruppo che si occupa della comunicazione social, un gruppo digital. Poi ci sono i gruppi territoriali, dove ognuno lavora per sé e ognuno ha le proprie responsabilità. È chiaro che non abbiamo una struttura. Questo porta a un grande fattore. Purtroppo o per fortuna, ci dobbiamo basare sulla fiducia. Voi vi dovete fidare di noi, noi ci fidiamo di voi. Quando siamo venuti nelle vostre piazze, che sia andata bene o male, ci siamo fidati. Ovviamente una scelta di questo tipo è una scelta molto forte, però prima ancora di sapere qual è il contenuto che verrà presentato, come si fa a prendere una posizione così netta? Uno può dire: ‘Di base non sono d'accordo, ma aspetto di vedere cosa succederà e poi dirò la mia'. Che addirittura qualcuno voglia uscire con dei comunicati ufficiali, distaccandosi da questa scelta senza sapere cosa succederà mi sembra un po' paradossale. Probabilmente c'erano dei problemi prima. Io e gli altri siamo al telefono da tutto il giorno, non mi sembra che non ci sia stato ascolto. Se c'è un problema, ce lo si può anche dire. Non c'è bisogno di agire per vie legali, minacce, comunicati ufficiali".
Il comunicato sulla pagina Facebook ‘6000 Sardine'
Anche sulla pagina Facebook ufficiale del movimento, ‘6000 Sardine', è apparso un comunicato nel quale si spiega lo spirito con cui si è deciso di prendere parte alla prima puntata del talent ‘Amici 19'. Non verranno traditi i valori del movimento. Al contrario, si tenterà di renderli fruibili a un pubblico ancora più ampio e nuovo:
"Non c’è piazza che non valga la pena riempire. Venerdì sera le Sardine saranno alla prima puntata di Amici, rivolgendoci ad una piazza nuova, fatta di altre storie. Accettare il rischio di confrontarsi con un pubblico il più ampio possibile è sempre stato nel DNA delle Sardine, così come tentare di avvicinare corpi e raggiungere coscienze, provando a parlare alle menti prima che alle pance. La dimensione ‘politica' delle Sardine non può e non deve essere snob, evitando il rischio, questo sì reale, di chiudersi in una comfort zone in cui parlare tra pochi o di strumentalizzare ogni argomento per trasformarlo in quel populismo che invece siamo nati per combattere. Siamo da sempre a favore delle contaminazioni, specie quelle culturali, artistiche e creative. Avevamo deciso di occupare uno spazio. Lo abbiamo fatto. Siamo stati nelle piazze un tempo solo appannaggio delle urla indistinte del populismo più spietato. Poi abbiamo detto di essere anticorpi. E così abbiamo iniziato ad inoculare vaccini di democrazia e buone ragioni nei corpi e nelle menti che in ogni città abbiamo incontrato, smontando rabbie e frustrazioni. Andiamo da Maria De Filippi con lo stesso principio e siamo pronti a raccogliere i vostri consigli e i vostri appelli alla cautela. Ma non etichettiamo tutti perché contro le etichette e gli stereotipi siamo nati".