Rosita Celentano difende Adrian: “Non può essere capito adesso, mio padre ha sempre fatto così”

Rosita Celentano difende il progetto di Adrian, quello che in queste settimane, nonostante la presenza sul palco di suo padre Adriano Celentano, non sta dando i risultati sperati in termini di ascolti e si sta confermando, almeno dal punto di vista dei numeri, un flop assoluto. In una breve intervista rilasciata al Corriere della Sera, la Celentano ha difeso l'operazione, attribuendole caratteri che non permettono al cartone animato di essere compreso in questo momento storico, perché destinato ad essere compreso più avanti, quando il linguaggio di Celentano che oggi ci pare astruso, sarà chiaro.

Le parole di Rosita Celentano

"Adrian non può essere capito adesso, ma va bene così: mio padre è da una vita che fa cose che sul momento non vengono capite dal pubblico", che ha poi proseguito così:

Nel 1973 canta "L'unica chance" dove mio padre fa un video in cui parla del fatto che uno voglia suicidarsi, gli basta mangiare quello che si trova nel piatto. Siamo arrivati al 2019 e negli ultimi anni abbiamo capito che ciò che mangiamo forse non è così sano.

Quindi Rosita Celentano chiude con un buon auspicio: "Mi auguro che Adrian venga capito un po' prima dell'unica chance, ma va così. Mio padre non fa le cose per avere un plauso momentaneo, fa quello che la sua coscienza detta e che il suo istinto detta. Poi magari nel tempo si vanno a rivedere certe cose e si comprendono". Parole in assoluta sintonia con quanto la Celentano aveva detto mesi fa, sostenendo che Adrian avesse reso suo padre immortale.

Gli ascolti deludenti di Adrian

Intanto Adrian delude. Il cartoon, tornato con uno show di anteprima molto più corposo, e con Adriano Celentano presente, non riesce a sfondare nemmeno con Maria De Filippi e Gianni Morandi e sta anzi sta seguendo una curva discendente molto simile a quella che caratterizzò il primo tentativo di messa in onda di Adrian di inizio 2019, che oltre a risultati poco incoraggianti fu stoppato in itinere a causa di problemi di salute del molleggiato, che aveva comunque garantito una presenza a singhiozzo sul palco.