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Piero Chiambretti non condurrà Le Iene ma sarà on the road

Ha smentito tutte le voci su una sua presunta conduzione a Le Iene affiancando Ilary Blasi e ha invece espresso il desiderio di realizzare un programma “on the road” in seconda serata per ridurre le spese.
A cura di Fabio Giuffrida
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Chiambretti Sunday Show

Pierino, dopo Radio 2, vuole tornare in quel di Cologno Monzese, a Mediaset, nei suo studi preferiti dove qualche anno fa presentò soddisfatto il suo Chiambretti Night in compagnia di Piersilvio Berlusconi. Simpatico, basso e carismatico: no, non stiamo parlando dell'ex Premier ma di Piero Chiambretti che di sicuro non ha mai tifato i vari "popoli delle libertà". Dopo l'esperienza, tra l'altro di successo, del Chiambretti su Italia 1 e poi su Canale 5, il conduttore più irriverente della tv italiana, con il suo salotto notturno chic e chiacchieratissimo, potrebbe ritornare in tv con un programma on the road. Niente Le Iene, dunque, nonostante le voci di corridoio si facessero sempre più insistenti: avrebbe dovuto affiancare la first lady di Totti, Ilary Blasi, considerando che non ha ancora trovato una iena che voglia farle compagnia per tutta la stagione, visto che quest'anno abbiamo assistito ad un'alternanza irritante di conduttori. Noi possiamo anticiparvi che, stando alle nostre fonti, Davide Parenti quest'anno ci riserverà grandi sorprese anche nella conduzione.

Il direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi apprezza molto Pierino al punto che lo avrebbe voluto in un programma che, però, gli fosse congeniale e questo non sarà Le Iene visto che "ha una sua direzione e nomi definiti per affiancare la Blasi". I progetti di Piero Chiambretti sono altri:

Verso gennaio vorrei realizzare un programma ‘on the road’, anche per risparmiare sullo studio, utilizzando come scenografia le città italiane che faranno da teatro ai miei incontri. Un progetto che mi riporterà all’antico, al mio primo programma ‘Il portalettere’, con qualche innovazione. E torno in seconda serata, il mio habitat ideale.

La seconda serata è la fascia oraria più adatta a Chiambretti e ai programmi da lui proposti, visto che in prima serata non ha mai fatto scintille, anzi. Il conduttore ha anche espresso perplessità per l'avvento del digitale terrestre che vedrà i colossi televisivi sfidarsi con i "600 fratellastri" nati in questi mesi, con un inevitabile calo di budget. Aveva accettato anche di lasciarsi dimezzare il suo cachet per garantire qualità ai suoi programmi ma nell'autunno 2011 il disastro con il Chiambretti Muzik Show prima e con il Chiambretti Sunday Show poi che dall'8% di share è calato al 5%. Questo aveva dichiarato Pierino qualche mese fa:

Condivido infatti l’idea che internet abbia soppiantato la tv. Anzi, la tv ha ucciso la tv. Troppi canali, pochi contenuti: tanta offerta uccide l’offerta. Si crea una concorrenza fine a se stessa, si abbassa il numero di spettatori dando la sensazione che la tv sia morta. In realtà penso che morta non sia, si è trasformata […] La tv si sta faticosamente difendendo dagli attacchi dei nuovi media e ha vissuto forse la prima vera débâcle nella sua storia in termini di ascolti. La tv vivrà di grandi eventi: partite di calcio, la Messa a Natale e qualche spettacolo di battitori liberi che tornano dopo tanto tempo in tv. Il resto sarà quel che di fatto è già: un flusso di immagini che vanno e tornano senza memoria. La tv non ha memoria. E poi bisognerà fare i conti con i 600 canali.

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