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Live - Non è la D'Urso 2020-2021

“Patrizia De Blanck non è nobile, ma è nipote di Mussolini”, rivelazione a Live – Non è la d’Urso

A “Live – Non è la D’Urso” un intero spazio dedicato alle origini nobiliare di Patrizia De Blanck, attuale concorrente del Grande Fratello, che nobiliari non sarebbero, visto che il suo titolo, stando a quanto emerge da un’inchiesta di Oggi, sarebbe frutto di “un regalo di baronia”. Ma c’è di più, De Blanck sarebbe stata adottata e figlia effettiva di Asvero Gravelli, gerarca fascista e figlio di una donna bellissima “che il Duce avrebbe sedotto”.
A cura di Andrea Parrella
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Il nome di Benito Mussolini continua ad aleggiare sulle teste dei concorrenti del GF Vip. Dopo le dichiarazioni nostalgiche sul duce, e non sanzionate, pronunciate da Fausto Leali, un'altra protagonista del reality si trova coinvolta in un'indiscrezione bomba emersa a Live – Non è la d'Urso nella puntata di domenica 20 settembre.

Il titolo nobiliare che non c'è

Ospite in studio il giornalista Giangavino Sulas che è andato ad approfondire le origini nobiliari di Patrizia De Blanck andando a scavare negli archivi del settimanale Oggi, facendo emergere novità di rilievo sul conto della contessa, che contessa non sarebbe. "E' una scoperta che ha fatto il mio direttore Umberto Brindani – spiega Sulas – Stavamo facendo delle ricerche. Se lei, nel corso del tempo, ha dato tre versioni diverse, allora sta mentendo: la versione più nota è che è figlia di Guglielmo de Blanck, ambasciatore a Roma di Cuba, che avrebbe avuto enormi possedimenti a Cuba. Con Fidel Castro c'è stata la nazionalizzazione, non esisteva più la proprietà privata. Quindi questa è la prima ‘panzana'. De Blanck sarebbe conte perché, nel 1400, un suo antenato in Spagna amava andare in giro con una tonaca bianca per aiutare i poveri. Le avrebbero regalato una baronia".

Patrizia De Blanck nipote del duce?

Un titolo nobiliare che dunque non avrebbe riscontro effettivo, ma che non sarebbe la sola notizia emersa da questa ricerca. Sulas apre infatti un capitolo della questione sul padre di Patrizia De Blanck che "è stata adottata. L'ha detto lei, l'ha messo per iscritto, c'è un nastro registrato. Lei dice che è figlia di Asvero Gravelli, un gerarca fascista molto importante, giornalista e scrittore, vicinissimo al Duce". E non è finita qui, perché "Gravelli è figlio di un tipografo di Predappio e di una donna bellissima, che il Duce avrebbe sedotto. Lei è nipote del Duce. A Roma lo sapevo tutti di chi era figlia. Usciranno delle puntate su questa roba qua".

Alla ricostruzione di Sulas, che D'Urso ha raccolto aprendo un tema di cui certamente Alfonso Signorini si occuperà nella terza puntata del Grande Fratello Vip in onda il 21 settembre, si aggiunge il parere di Pierfelice Degli Uberti, tra i massimi esperti di araldica in Italia, contattato proprio dalla redazione di Oggi per fare il punto sulla presunta dinastia De Blanck: "Io sono andato a vedere l'elenco ufficiale della nobiltà italiana edito dallo Stato nel 1921. Tra le famiglie non risulta nessuna famiglia De Blanck. Sono lontanamente di origine olandese. Sono andato anche a ricercare nella famiglia Dario, la famiglia della mamma, negli elenchi che ho citato prima, non risulta nessuna famiglia Dario con un titolo nobiliare. Non risulta nessuna famiglia Drommi tra l'elenco del baronettage di sua Maestà britannica. Si può chiamare Contessa se può darle prestigio nell'ambito dello spettacolo".

L'opinione di Daniela Del Secco d’Aragona

Barbara d'Urso torna quindi a sondare un territorio già battuto due anni fa, quando a Domenica Live aprì il filone noblesse indagando sulle effettive origini nobiliare della marchesa Daniela Del Secco d’Aragona, che non a caso è stata invitata in trasmissione a dire la sua sulla condotta di Patrizia De Blanck al GF Vip, protagonista con turpiloqui e volgarità: "Questo agglomerato di cattivo gusto e ineducazione, di questo modo di parlare scurrile, è assolutamente impossibile da sopportare. Non è ammissibile che una persona in televisione adoperi un linguaggio reiteratamente scurrile. Io dico no alle parolacce. L'agglomerato di mancanza di stile mi è grata e mi nomina. Non può fare a meno di nominarmi".

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