Nazionale Cantanti, Sandro Giacobbe: “Bufala, Aurora Leone lo ha fatto per i follower”
Sandro Giacobbe musicista e storico membro della Nazionale italiana Cantanti, che si occupa dell’organizzazione degli eventi dell'associazione, ha detto la sua sulla denuncia di Aurora Leone a seguito del trattamento subito dal dirigente Gianluca Pecchini alla cena di benvenuto della Partita del cuore: "Questa è tutta una bufala per avere più follower ". Strano che questa versione sia stata cancellata dal profilo ufficiale della Nazionale dopo una prima condivisione e, man mano, tutti i maggiori artisti della squadra, da Eros Ramazzotti al capitano Enrico Ruggeri ad Andro dei Negramaro, abbiano preso distanze proprio da ‘questa dirigenza‘, dicendosi disposti a disertare l'evento in assenza di misure.
La ricerca di rumore mediatico
Misure che sono arrivate con le dimissioni di Pecchini, ma che ora trovano nuove contraddizioni con le parole di Giacobbe, che a MowMag dichiara di sentirsi "offeso come artista, calciatore e appartenente a questa associazione" e si offre di fornire la sua versione dei fatti:
Questa persona (Aurora), con il suo amico (Ciro) sono stati fatti arrivare il giorno prima perché distanti (venivano da Napoli) e quindi per alleggerire la trasferta. Loro tra l’altro giocavano nella squadra della Ricerca, però si sono seduti al tavolo della Nazionale Cantanti, per cui gentilmente gli è stato fatto notare che quel tavolo non era il loro e sono stati fatti accomodare all’altro tavolo. Si sono seduti e hanno mangiato. Poi, probabilmente in quella situazione qualcuno ha pensato di cavalcare l’onda per far scoppiare un po’ di rumore mediatico.
"Una polemica che farà feriti tra chi l’ha provocata"
Secondo la ricostruzione di Giacobbe, Aurora Leone e Ciro Priello si sarebbero inventati tutto di sana pianta, poggiando le loro rimostranze su una placida richiesta di spostamento tavolo, motivato dall'appartenenza a una squadra diversa. Strano è che a Ciro sarebbe stato detto di poter restare mentre ad Aurora, in quanto donna, no. Le motivazioni di questa versione sarebbero legate alla mera ricerca di visibilità costruita su "una stupidaggine":
Loro hanno la forza dei follower e stanno facendo un gran tam tam, ma noi abbiamo la nostra storia, con tutte le persone che hanno partecipato, con tutte le donazioni e le persone che abbiamo aiutato. È solo una polemica che finirà presto, ma sono certo che farà qualche ferito soprattutto fra chi l’ha provocata. Stasera doveva essere la festa dei nostri 40 anni e dei 100 milioni di euro donati in tutto questo tempo e davvero non ci voleva. Io come artista, calciatore e appartenente a questa associazione mi sento davvero offeso. Per una stupidaggine non si può far scoppiare un caso del genere.