Siamo esseri umani. Come tali, spesso falliamo. A volte, però, risaliamo la china, riproviamo a splendere. Splendiamo. Semplicemente. Ieri sera, a Ballando con le stelle, un certo tipo di umanità è tornata a splendere. E in punta di piedi, tanto lontana dagli strilli, dagli schiamazzi. È la storia di Morgan e di Lara, otto anni, la figlia che il cantante ha avuto dalla relazione con Jessica Mazzoli. È stato mostrato il ricongiungersi, lo stare di nuovo assieme suggellato in un valzer, dopo due anni che padre e figlia non si vedevano.
In punta di piedi, dicevamo. Perché la narrazione di Ballando con le stelle si è inserita senza giudicare il passato di nessuno. E di questo va dato grande merito a Milly Carlucci e ai suoi autori. Ed è in questo momento che la televisione pubblica riscopre il suo ruolo culturale. Perché di relazioni burrascose che finiscono per coinvolgere i bambini, ne è pieno il mondo. Ieri sera, al ritmo di un valzer, si è cresciuta la speranza. Di ricucire. Di ricreare. Di rimettere in sesto. I padri separati dai propri figli, i cosiddetti non collocatari, sono 1 su 2 in Italia e di questi il 66% vive in condizioni di povertà. Quello che è successo ieri, è un faretto puntato anche per loro.
Non ci sorprende che sia stato ancora Morgan il grande protagonista di uno dei momenti migliori di questa edizione di Ballando con le stelle. Lo avevamo già scritto: dove c'è Morgan, c'è spettacolo. E spettacolo è un'arte. L'arte c'è solo se viene dalla vita. Che, spesso, è dolorosa. La vita è abnegazione. È studio. Non si improvvisa. E non è un caso che questa edizione sia una delle migliori. Giusto la puntata di ieri ha fatto registrare il miglior risultato agli ascolti tv degli ultimi otto anni. I numeri non sono la cosa più importante. Resta il messaggio a essere più forte, anche degli ascolti.
Quale messaggio? Banalmente, un messaggio di speranza. E di lungimiranza. Non possiamo depositare la speranza di un futuro migliore nell'idea che abbiamo dei nostri figli. Non possiamo condannarli a un peso così grande perché l'essere umano resta soggetto a cadere nell'errore. Siamo fallibili. Possiamo, però, dare ai nostri figli la libertà di essere e fare quello che sono. Questo assioma, ieri sera, è stato trasmesso in diretta televisiva nell'abbraccio tra Morgan e la piccola Lara. La rivoluzione culturale è cominciata da Ballando con le stelle.