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Amore Criminale 2018/2019

Michela Noli massacrata con 47 coltellate, i deliri dell’ex: “Deve morire, la pugnalo poi mi ammazzo”

Nella quinta puntata di ‘Amore Criminale’, in onda domenica 7 ottobre, il caso di Michela Noli morta a 31 anni. L’ex marito Mattia Di Teodoro la uccise con 47 coltellate. Non accettava che la donna avesse un nuovo compagno. Prima di compiere il massacro, inviò una serie di messaggi deliranti agli amici. A loro chiedeva: “Dove va accoltellata per farla morire sul colpo?”. Poi l’ultimo sms prima di suicidarsi: “L’ho ammazzata, addio”.
A cura di Daniela Seclì
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Domenica 7 ottobre, Rai3 lascia spazio alla quinta puntata di ‘Amore Criminale‘. Veronica Pivetti racconta la storia di Michela Noli, morta a 31 anni. A massacrarla con 47 coltellate è stato l'ex marito Mattia Di Teodoro, che non accettava che la donna lo avesse lasciato e avesse intrapreso un'altra relazione. Prima di compiere il delitto, l'uomo ha inviato una serie di messaggi agghiaccianti ai suoi amici. Dopo aver ucciso Michela, si è suicidato.

Chi era Michela Noli

Michela Noli era una giovane donna originaria di Firenze. Aveva 31 anni e lavorava come addetta al check-in all'aeroporto. Grazie al suo carattere solare, non faceva fatica a farsi amare da chi aveva la fortuna di conoscerla. Oltre a essere una bellissima donna, era anche molto determinata e con la testa sulle spalle. Era legatissima ai suoi genitori. Figlia unica, aveva ereditato da loro la grande passione per i viaggi e la musica.

Chi era Mattia Di Teodoro

Mattia Di Teodoro aveva 33 anni. Anche lui era originario di Firenze, era impiegato nella tipografia di famiglia. A differenza di Michela, aveva un carattere introverso. Amava stare da solo e la sua timidezza non lo aiutava di certo nel rapporto con gli altri. Quando le strade di Di Teodoro e della Noli si sono incontrate, nulla sembrava accomunarli. Eppure tra loro è scoccata la scintilla che li ha portati a fidanzarsi e poi a convolare a nozze.

Mattia Di Teodoro e Michela Noli: dal matrimonio all'incubo

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I primi tempi della vita coniugale sono comuni a quelli di tante altre coppie. Mattia Di Teodoro e Michela Noli si concedono lunghi viaggi, frequentano i loro amici e quando sono a Firenze vivono in campagna. Amanti degli animali, condividono la quotidianità con diversi gatti e un cagnolino. Nel 2015, tuttavia, le cose cambiano. Il carattere introverso e solitario di Mattia diventa sempre più problematico. L'uomo non vuole più saperne di uscire di casa. Si rinchiude nella sua stanza al buio, deciso a non vedere nessuno. I suoi sbalzi d'umore si fanno sempre più frequenti e lo rendono ossessivo e irrequieto. Michela inizia a temerlo ed esasperata dal suo comportamento, decide di lasciarlo. La Noli torna a vivere dai suoi genitori.

Gli sms deliranti inviati da Mattia Di Teodoro

Mattia Di Teodoro non accetta che la moglie abbia deciso di lasciarlo e sprofonda nel vortice della depressione. Sospetta che Michela abbia una relazione con un altro uomo e non fa altro che parlare di lei. Sempre più ossessionato e disperato, inizia ad accarezzare la folle idea di ucciderla. Cerca su Internet dettagli su come accoltellare una persona alla gola per causarne un decesso immediato. La situazione precipita quando segue la sua ex e scopre che ha ormai voltato pagina e sta frequentando un collega. Di Teodoro scrive dei messaggi agli amici, il cui contenuto all'epoca dei fatti è stato riportato da Corriere.it. Le sue parole sono deliranti:

 "L’aspetto, la riempio di pugnalate al cuore e poi mi pianto il coltello in gola/ Dopo aver visto la scena non ne posso più. Ieri sera ero con il coltello sotto casa/ Dove va accoltellata per farla morire sul colpo?/ E se ammazzo lei e poi me?/ Deve morire e anche io devo morire. Non voglio andare in galera. L’aspetto in auto, l’accoltello alla gola e poi mi ammazzo/ La riempio di pugnalate al cuore e poi mi pianto a forza il coltello nella gola/ Non ce la faccio più/ Penso solo alla morte/ Sono vuoto/".

Gli amici tentano di tranquillizzarlo. Lo invitano a smettere di pensare a Michela e sentendolo sempre più depresso, provano a scuoterlo proponendogli di organizzare una grigliata tutti insieme. In fondo, nessuno di loro crede sia davvero capace di compiere un delitto. Lui li tranquillizza dicendo di avere voglia di riposare.

15 maggio 2016: l'omicidio di Michela Noli e il suicidio di Mattia Di Teodoro

È la mattina di domenica 15 maggio 2016. Mattia Di Teodoro ha installato un GPS sull'auto di Michela per poterla seguire e scoprire chi è l'uomo che ha preso il suo posto. Così, quel giorno si piazza sotto casa del collega della Noli. Sa che la donna si trova in nell'appartamento e la chiama al cellulare. A scendere è il nuovo compagno di Michela che sembra riuscire a tranquillizzarlo. In serata, Di Teodoro chiede alla ex di rivederla per darle una valigia in cui ha messo la sua roba. Finge di essersi ormai rassegnato e di essere pronto ad andare avanti con la sua vita. Poco dopo le 21:00, Michela dice ai suoi genitori: "Scendo 5 minuti, non prendo neanche il cellulare".

Quando raggiunge Mattia, l'uomo le chiede di salire in macchina per parlare. Non appena è a bordo, Di Teodoro blocca le portiere e si dirige in un posto isolato. Fermata l'auto non dà alla Noli nemmeno il tempo di slacciare la cintura e l'aggredisce con 47 coltellate all'addome, al collo e al cuore. Dopo aver massacrato l'ex moglie, alle 21:27, manda un ultimo messaggio al suo migliore amico: "L'ho ammazzata, addio". Poi si accoltella alla gola e all'addome e si toglie la vita. L'amico, dopo aver tentato di chiamare Mattia, allerta la polizia. Alle 23:00 vengono rinvenuti i due cadaveri all'interno dell'auto. Le braccia di Michela protese verso lo sportello nell'ultimo, disperato tentativo di scappare.

La lettera in cui Mattia Di Teodoro annuncia il delitto

I familiari di Mattia Di Teodoro hanno ritrovato una lettera nei pressi del portone dell'abitazione. L'uomo tentava di giustificare l'omicidio che di lì a poco avrebbe commesso. Ecco alcuni stralci della missiva in cui si rivolge ai genitori e agli amici, chiedendo loro scusa e dicendosi ormai nel vortice della depressione:

"Voglio cominciare chiedendo scusa ai miei genitori che amo alla follia, e ai genitori di mia moglie. Scusate tutti per il dolore che vi sto causando. Non sono malato come potreste credere, sono solo stato ferito a morte e lasciato in un angolo…deriso…deluso. Io una come lei non la troverò mai più nella mia vita. Senza di lei non posso stare. È la mia vita. Amici miei io chiedo scusa anche a voi. Non potevate fare nulla, voi mi avete dato tutto. Addio, vi voglio bene…scusate…ma non ce l’ho fatta a vivere così. Stasera la ucciderò e ucciderò anche me".

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