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Amore Criminale 2018/2019

Amore Criminale, Federica Mangiapelo uccisa a 16 anni da Marco Di Muro: “La picchiavo per educarla”

L’omicidio di Federica Mangiapelo per mano del fidanzato Marco Di Muro è al centro della seconda puntata di ‘Amore Criminale’, in onda domenica 10 marzo. I parenti e gli amici della sedicenne hanno raccontato le vessazioni a cui il barista ha sottoposto la sua fidanzata. Prima di ucciderla tenendole la testa sott’acqua nel lago di Bracciano, l’aveva già picchiata, segregata e tormentata con la folle richiesta di suicidarsi insieme.
A cura di Daniela Seclì
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La storia di Federica Mangiapelo è al centro della seconda puntata di ‘Amore Criminale’, in onda domenica 10 marzo su Rai3. La sedicenne è stata ritrovata morta sulla riva del lago di Bracciano nella notte di Halloween del 2012. A ucciderla, secondo i tre gradi di giudizio, è stato il fidanzato Marco Di Muro, barista di 23 anni con il quale era fidanzata da 11 mesi.

Marco Di Muro: vessazioni e violenze contro Federica

Secondo quanto emerso dalle indagini, quella tra Marco Di Muro e Federica Mangiapelo era una relazione tormentata. L’uomo, in preda a una morbosa gelosia, esercitava su Federica un comportamento autoritario, non esitava a controllare ogni suo spostamento e la picchiava quando riteneva che il suo comportamento non fosse adeguato. Secondo quanto evidenziato nella sentenza di condanna, Marco Di Muro si sarebbe spinto fino alla segregazione della fidanzata: in un’occasione l’avrebbe bloccata in auto chiedendole di suicidarsi insieme a lui, in un’altra l’avrebbe rinchiusa nella casa della madre e avrebbe gettato le chiavi in un campo. Furono i genitori a liberarla.

Giada, amica di Federica intervenuta nel corso della seconda puntata di ‘Amore Criminale’, ha rimarcato l’atteggiamento morboso di Di Muro: “Le chiedeva sempre: dove vai, perché, che fai, con chi. Faceva troppe domande. Doveva sapere per forza tutto. Era geloso e possessivo. Non si fidava. Le diceva ‘O me o i tuoi amici'”. Il padre di Federica, Luigi, ha spiegato: "La voleva tutta per sé. Lì ho iniziato a preoccuparmi. Le diceva anche come vestirsi e le ha fatto terra bruciata con gli amici". 

31 ottobre 2012 – L’omicidio di Federica Mangiapelo

Il 31 ottobre 2012 è stato l’ultimo giorno di vita di Federica Mangiapelo. Nella notte di Halloween, la sedicenne è uscita con Marco Di Muro per recarsi a una festa. Tra loro, come ormai triste consuetudine, è scoppiata una lite in un bar. Quindi sono saliti in auto. Con loro c'era P., un amico che ha assistito allo scambio di accuse culminato con Federica che scende dall’auto. “Io per te sono morta”: ha urlato la Mangiapelo prima di allontanarsi a piedi. Marco ha riaccompagnato a casa P., poi è tornato a cercare la fidanzata.

Secondo la Procura di Civitavecchia l’avrebbe raggiunta e accompagnata al lago di Bracciano. Lo scontro tra i due si sarebbe fatto sempre più aspro fino a quando Di Muro avrebbe aggredito Federica. Mentre la strattonava avrebbe sollevato il giubbino della fidanzata fin sopra la testa, imbrigliandole le braccia. Così bloccata, Federica non poteva difendersi. Dopo averla fatta cadere, le avrebbe spinto il viso nell’acqua fino a quando la sedicenne ha esalato l’ultimo respiro. Le diatomee, alghe presenti nel lago di Bracciano, sono state ritrovate sia nel corpo di Federica che le ha respirate prima di morire (escludendo, dunque, l’ipotesi di una morte naturale e allineandosi con quella dell'asfissia) che sui vestiti di Marco Di Muro, che il giovane si è preoccupato di far lavare frettolosamente dalla madre. Alle 03:30 del mattino, il barista ha scritto un messaggio a Federica. Le ha dato la buonanotte su Facebook: “Buonanotte amore mio anche se te la prendi sempre con me”.

Di Muro non ha mai confessato: condannato a 14 anni

Marco Di Muro si è sempre proclamato innocente. L’1 novembre 2012, quando i carabinieri lo convocarono in caserma a seguito del ritrovamento del corpo di Federica, ammise solo le violenze: “La picchiavo per educarla”. La sua versione dei fatti è la seguente: dopo che Federica è scesa dall’auto urlando contro di lui, non l’avrebbe più rivista. Negli anni, il barista ha anche sostenuto di aver inviato una lettera di scuse alla famiglia, ma i genitori sono certi di non averla mai ricevuta. Dopo tre gradi di giudizio, Marco Di Muro è stato condannato a 14 anni di reclusione. Una sentenza che per la famiglia di Federica Mangiapelo è “inaccettabile”. La madre Rosella ha dichiarato:

“Credo che la vita di mia figlia valga più di 14 anni. È inaccettabile l’idea che una semplice scelta processuale consenta 7 anni di riduzione di pena. E che anche in appello gli siano state concesse le generiche con un’ulteriore riduzione di altri 4 anni. Non lo digerisco”.

L'ultimo ricordo dei genitori di Federica Mangiapelo

Luigi Mangiapelo ha raccontato il lato ribelle della figlia e il suo amore per i bambini: “Il suo nemico numero uno erano le regole. Federica non voleva regole. Inoltre, si ribellava a ciò che era ingiusto. In ogni scuola in cui è andata ha creato un po' di scompiglio. Un valore aggiunto di Federica era l’amore per i bambini”. È stato uno dei primi a rendersi conto che la relazione con Marco Di Muro si stava rivelando una trappola pericolosa: “La situazioni mi stava sfuggendo dalle mani.  Ho passato veramente dei periodi brutti. Gli ultimi venti giorni con Federica, invece, sono stati proprio intensi. Li ho vissuti a pieno. Le davo anche consigli quando litigava con Marco".

Rosella Salvatori, la madre di Federica, ha raccontato di aver messo la figlia davanti a una scelta, nel tentativo di liberarla dall’intricata tela in cui Marco l’aveva intrappolata: “Le ho proprio detto: ‘Basta Federica, o Marco o me’. […] Io non capivo come a lavoro potesse essere così allegra poi tornava a casa ed era dura. […] Prima di morire mi scrisse una lettera in cui mi disse: ‘Mamma anche se in questo momento non ci comprendiamo, salutami nonna e sappi che sarò sempre con te". In lacrime, ha ricordato il doloroso momento in cui si è ritrovata faccia a faccia con il corpo esanime dell’amatissima figlia:

“Mi hanno detto ‘L'abbiamo trovata, è sul lago, è morta', ho lanciato un urlo. Mi hanno portato a vederla. Ero diventata di ghiaccio, non sono riuscita ad abbracciarla e questo me lo rimprovero ancora. Stava sdraiata per terra, con gli occhi semiaperti. Sono rimasta lì, pietrificata. Ho detto: ‘Questo l'ha fatto Marco'. Perdere così una figlia di 16 anni fa male".

Anche Luigi Mangiapelo ha ricordato l'ultima volta che ha visto sua figlia. Stava uscendo di casa per recarsi alla festa di Halloween: "L'ultima volta che l'ho vista, poco prima che uscisse, le ho detto ‘Non prendere freddo, copriti' e lei ‘Papà te stai sempre a preoccupa'‘. Queste sono state le ultime parole di Federica. Poi ha chiuso la porta e non l'ho più vista. Abbiamo perso la cosa più preziosa che avevamo".

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