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Massimo Giletti sul ritorno in Rai: “Ho deciso cosa farò, il contratto con La7 scade a giugno”

Massimo Giletti potrebbe tornare in Rai a partire dalla prossima stagione televisiva. Il conduttore, che oggi milita a La7 con Non è l’Arena, fa sapere di avere già deciso per il suo futuro professionale. Intervistato a Un giorno da pecora, preferisce non sbilanciarsi: “Non è il momento di dirlo per rispetto di tutte le parti in causa”.
A cura di Stefania Rocco
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Massimo Giletti comunicherà a breve gli esiti dell’analisi svolta in merito al suo futuro professionale. Ospite di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari a Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio1, il conduttore ha fatto sapere di avere già preso una decisione: “Ho già deciso quello che farò ma non è il momento di dirlo per rispetto di tutte le parti in causa. Nella vita ho sempre deciso con l'anima, se avessi deciso con raziocinio avrei fatto affari come fanno famosi colleghi oggi in Rai. Non è il denaro che mi ha spostato da una parte all'altra”. Ogni decisione, tuttavia, è necessariamente da considerare in vista della prossima stagione televisiva: “Certo io ho un contratto che scade con La7 al 30 giugno”. Poi il giornalista lascia spazio allo scherzo: “Se torno in Rai farò un varietà, mi era stato offerto un varietà ed il venerdì è il giorno dei varietà…”.

Le indiscrezioni sul ritorno in Rai

Per il momento, non esiste ancora alcuna certezza che renda il ritorno di Giletti in Rai ufficiale. Qualche settimana fa erano trapelate una serie di indiscrezioni che volevano il giornalista pronto a cedere alle lusinghe dei vertici della televisione di stato. La certezza è una: Giletti ha firmato un contratto che lo vincola alla rete di Urbano Cairo fino al giugno scorso. Intervistato da Fiorello, Giletti si era già lasciato sfuggire frasi che lasciano intuire il desiderio di rientrare in Rai: “Vedo una luce in fondo al tunnel, qualcosa succederà a giugno”.

Il passaggio a La7

Lo scorso anno, motivando la decisione di passare a La7 per poter continuare a proporre il suo format, aveva reso note le circostanze che lo avevano convinto ad abbandonare la televisione di stato: “Non avevo capito che fosse nell'aria, anzi mi ha dato anche fastidio perché non me l’hanno comunicato. Io l’ho letto su TVblog anche se il giorno prima avevo intuito che c’era qualche problema…ma io assolutamente non avevo capito… capisci che chiudere un programma che fa 4 milioni (di telespettatori) […] mi sembrava improbabile che si facesse una cosa del genere. A chi ho dato fastidio? Non sono io che lo deve dire, il Direttore Generale è libero di fare delle scelte…Credo a chi pensava, sbagliando, che io alimentassi l’anti-sistema. Se la Rai mi chiedesse di tornare? Io per Cairo ho un grandissimo rispetto perché mi ha dato una chance importante e credo che nella vita, per come sono fatto, conta molto di più il lato umano che il lato del denaro…dopodiché la Rai è nel mio cuore, io son nato e cresciuto in Rai… non lo so quello che succederà un domani però io per la Rai ho solo profondo amore”.

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