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Massimo Giletti: “Fabrizio Frizzi soffrì quando la Rai non lo voleva più, io non dimentico”

Amara esternazione del conduttore, che ricorda con affetto l’amico e collega: “Era una persona perbene in un mondo dove essere perbene è sempre più difficile”. Entrambi hanno avuto incomprensioni con l’azienda pubblica. Aggiunge Giletti: “Su La7 sono libero. È una garanzia che non tutti possono darti”.
A cura di Valeria Morini
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Massimo Giletti torna a parlare dell'amicizia fraterna che lo legava a Fabrizio Frizzi, a quattro mesi dalla scomparsa del compianto conduttore. Intervistato da In Famiglia, il presentatore di Non è l'Arena si lascia andare a un'osservazione amara che sa di frecciatina contro la Rai, con cui c'è stato un divorzio tutt'altro che indolore che lo ha portato allo sbarco su La7. Anche Frizzi, dice oggi Giletti, soffrì per alcuni contrasti con l'azienda pubblica.

Siamo cresciuti insieme e per me è stato molto complesso superare quanto accaduto. Era una persona perbene in un mondo dove essere perbene è sempre più difficile. Il nostro rapporto si basava sull’onestà e serietà. Ci siamo confidati nei momenti difficili che anche lui ha vissuto quando la Rai non lo voleva più. Ci sono situazioni che la gente dimentica, ma io no.

Quando Frizzi lasciò la Rai

Il momento più difficile del sodalizio tra Fabrizio Frizzi e la Rai fu nel 2002, quando il conduttore non gradì le esternazioni di Fabrizio Del Noce, allora direttore di Rai1, che definì noiosa l'edizione di Miss Italia di cui era stato il conduttore. Recentemente, Del Noce ha negato di essere stato responsabile del mancato rinnovo del contratto; ad ogni modo, Frizzi ebbe una breve parentesi a Mediaset nella primavera 2003 con il varietà Come sorelle, ma tornò in mamma Rai a meno di un anno di distanza, nel settembre dello stesso anno. Giletti non è il solo ad aver fatto notare presunte mancanze della dirigenza Rai nei confronti di Frizzi: all'indomani della scomparsa, Cinzia Fiorato fu durissima nel criticare l'azienda per non avergli mai concesso la conduzione di Sanremo, mentre l'amico Gerry Scotti fece notare "i rospi mandati giù" dal presentatore nel corso della sua carriera.

Giletti: Amo la Rai, ma a La7 sono libero

Nell'intervista, Giletti ha comunque confermato il suo affetto nei confronti della Rai, proclamandosi al contempo molto contento di essere a La7, dove condurre Non è l'arena gli sta regalando grandi soddisfazioni:

Ho messo da parte la sofferenza per essere stato costretto a scegliere un’altra strada che mi consentisse di continuare a fare il mio lavoro. Amo la Rai e l’amerò sempre. Su La7 sono libero. Cairo è un editore che non ti chiede nulla se non di fare ascolti. È importante per chi fa inchieste, come nel mio caso, sapere che deve solo fare il suo lavoro e bene. È una garanzia che non tutti possono darti.

Il vuoto lasciato da Fabrizio Frizzi

Morto lo scorso 26 marzo per una grave malattia che fino a quel momento era stata tenuta segreta, Fabrizio Frizzi ha lasciato un grande vuoto nella tv e nel cuore degli italiani. Non solo in virtù del suo talento come conduttore, ma anche di una bontà genuina e di un'umiltà indiscutibili, che mancheranno molto al pubblico. "L'Eredità" tornerà comunque la prossima stagione, con al timone Flavio Insinna.

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