Maria Teresa Ruta contro Lorella Cuccarini: “Non saluta nei corridoi eppure si lamenta di Matano”
Lorella Cuccarini torna al centro delle conversazioni nella Casa del Grande Fratello Vip. Già criticata nelle scorse settimane da Tommaso Zorzi, stavolta la conduttrice è stata nominata dalla collega Maria Teresa Ruta, che le ha riservato una frecciatina tutt'altro che tenera.
La stoccata di Maria Teresa Ruta
Il nome della Cuccarini è stata tirata in ballo da Matilde Brandi, che lavorò con lei ai tempi di Buona Domenica. La Brandi ha fatto un confronto con l'eterna rivale Heather Parisi in favore di quest'ultima, che secondo Matilde "ballava meglio", anche se "Lorella aveva la sua sensualità". A quel punto, Stefania Orlando ha spostato il discorso sullo scandalo scoppiato a La vita in diretta: la Cuccarini aveva accusato Alberto Matano di essere "maschilista", in una lettera inviata al team del programma. Successivamente, una parte delle redattrici ha preso le difese di Matano, che oggi conduce la trasmissione in solitaria. Sull'argomento, la Ruta è intervenuta andandoci tutt'altro che leggera.
Comunque è bizzarro che la Cuccarini si lamenti di uno che non la saluta nel corridoio, perché lei è una che non saluta nei corridoi.
Il precedente: le critiche di Zorzi alla Cuccarini
Tommaso Zorzi era stato persino più duro, attaccando la Cuccarini per le sue posizioni sui matrimoni e le adozioni per le coppie gay: "A me dà fastidio la gente che apre bocca per seminare odio. Piuttosto taci che fai più bella figura. Da ballerina e showgirl, da una che sui gay ci ha fatto una carriera…. Non conosco un etero che se parte La notte vola la balla, a parte Oppini. Deve ammettere che grazie ai gay che qualcosina in più l'hai fatto". Lorella aveva replicato, negando di avere posizioni omofobe:
Se mi si chiede un’opinione sulle adozioni o sulla pratica dell’utero in affitto, posso pormi delle domande e non essere a favore. Questa non è e non sarà mai una dichiarazione contro la comunità LGBT e i diritti delle persone che vi appartengono e che, anzi, rispetto profondamente.