“Maria Grazia Capulli ha lavorato fino all’ultimo giorno, la malattia non le dava tregua”
La morte di Maria Grazia Capulli ha commosso l’interno mondo del giornalismo Rai e non solo. Dopo il messaggio di cordoglio di Maurizio Mannoni e quello di Daniela de Robert, sono i colleghi del sindacato Usigrai a parlare di perdita e a decantare le qualità di quella giornalista determinata e coraggiosa, che sarebbe rimasta al lavoro fino agli ultimi giorni di vita:
Una professionista seria, forte e determinata. La sua profonda dedizione per il lavoro, con un occhio speciale e sensibile ai temi del disagio e degli ultimi, e l’attenzione al mondo della cultura, l’hanno sempre accompagnata anche nei momenti più difficili. Un impegno professionale portato avanti con scrupolo, discrezione e rigore. Negli ultimi mesi ha fortemente sostenuto nel Tg2 la realizzazione di una nuova rubrica ’Tutto il bello che c’è’, progetto editoriale nel quale ha voluto mettere tutto il suo desiderio di futuro, di raccontare storie positive, e di speranza. L’Usigrai, le giornaliste e i giornalisti Rai, il Comitato di Redazione del Tg2 si stringono alla mamma e alla famiglia tutta di Maria Grazia.
Si sono svolti da poco i funerali della giornalista e tutti sono stati concordi nell’affermare che si trattava di una giornalista straordinaria. Amava a tal punto il suo lavoro da essere rimasta , anche se il male che l’ha uccisa non le dava più tregua. Un gesto che raccontava più di ogni alta cosa la sua dedizione nei confronti di quella professione che adorava. Nella sua ultima intervista, ci pensò lei stessa a descriversi in maniera tale da differenziarsi rispetto a un gran numero di sue colleghe. Le chiesero di spendere qualche parola per raccontarsi. Rispose:
Si guardi in giro. È pieno di labbra a canotto. Le donne dello spettacolo sono tutte fotocopiate, stesso sorriso, stesse gote, stessi nasi. Cosa faccio per rimanere bella? Coltivo la mia anima.