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Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer via, la nuova Rai 3 giallo-verde partirebbe da qui

Nelle prossime settimane verrà definito il nuovo assetto dell’azienda con la nomina del consiglio di amministrazione, ma l’esecutivo si sta già muovendo da settimane. Fanpage.it apprende che a un giornalista Rai sarebbe stata proposta la direzione di Rai 3, a patto di marginalizzare la posizione dei due volti femminili di riferimento della rete.
A cura di Andrea Parrella
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Nuovo governo, nuova Rai all'orizzonte. È quasi certo che il nuovo profilo della Rai non sarà quello raccontato nel corso della presentazione dei palinsesti, avvenuta il 27 giugno a Milano. Anzi, ascoltando i toni e le frasi da direttore uscente adottate da Mario Orfeo, l'impressione è che l'evento di Milano sia stato il canto del cigno di questa stagione a suo modo importante del servizio pubblico.

Il prossimo passaggio determinante sarà la ridefinizione del Consiglio di amministrazione (e probabilmente della dirigenza) in seguito alla recente formazione del nuovo governo. Il vicepremier Luigi Di Maio ha escluso azioni da "manuale Cencelli", in riferimento alla lottizzazione politica delle cariche in Rai, ma per il futuro gli uomini dell'esecutivo si starebbe già muovendo.

Lo si intuisce dalle parole di Beppe Grillo, che nei giorni scorsi ha rispolverato il caro tema della privatizzazione di due canali del servizio pubblico. Lo si può dedurre, inoltre, ancora dalle parole di Di Maio, orientato a rinnovare i direttori di rete secondo "una legge finalmente meritocratica". Lo scenario che si prefigura è del tutto inedito perché, per la prima volta nella storia, il consiglio di amministrazione Rai non verrà determinato dalla Commissione di Vigilanza: quattro elementi emergeranno dai voti di camera e senato, uno sarà votato dai dipendenti e altri due, tra cui l'amministratore delegato, saranno di nomina governativa. Dal punto di vista potenziale esiste dunque il rischio, da molti denunciato, che il prossimo sia un Cda Rai sostanzialmente monocolore e interamente filo-governativo.

I movimenti per il nuovo corso dell'azienda sono iniziati, come era logico fosse, da settimane, prima ancora che il premier Giuseppe Conte e la sua squadra di governo prestassero giuramento. E la mano del nuovo esecutivo sulla Rai non si farebbe però sentire solo nell'ottica di un giro di poltrone tra i dirigenti, ma potrebbe andare a colpire anche volti di spicco del servizio pubblico.

Apprendiamo da voci interne all'azienda che sarebbero già arrivate proposte esplorative per i nuovi direttori di rete. In particolare per quella di Rai3 (rete attualmemte affidata a Stefano Coletta), avanzata ad un giornalista del servizio pubblico che ha già ricoperto ruoli apicali in Rai in passato ed è stato conduttore. Direzione di rete sì, ma a una condizione: la progressiva marginalizzazione di Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer. Il giornalista interessato avrebbe rifiutato categoricamente la condizione imposta, facendo decadere la proposta stessa.

Le due giornaliste, volti di programmi di riferimento della rete, la prima con un ampio spazio nella domenica pomeriggio con "In mezz'ora" e "Mezz'ora in più", la seconda con una striscia quotidiana e un appuntamento settimanale in prima serata con "CartaBianca", sarebbero le prime vittime del rimpasto Rai previsto dal governo in carica. Sarebbe forte la tentazione di abbandonarsi a una citazione e titolare questo retroscena come un "editto bulgaro in salsa gialloverde". La realtà è molto più complessa (la realtà è sempre più complessa di come appaia), ma sarà molto importante capire quale linea adotterà il governo rispetto a un tema, la presunta faziosità dell'informazione Rai, su cui entrambe le anime politiche dell'esecutivo in carica hanno puntato per aggregare la propria base politica.

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