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Luca Zingaretti ricorda Alberto Sironi, regista di Montalbano: “Avevi un animo grande”

L’attore ricorda su Instagram il regista de Il commissario Montalbano, scomparso all’età di 78 anni. “In poco tempo è la seconda volta che piango un complice di questa avventura che ci accomuna da tanto tempo”, scrive commosso Zingaretti, facendo riferimento alle recente scomparsa di Andrea Camilleri.
A cura di Valeria Morini
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Proprio alla vigilia del giorno in cui avrebbe compiuto 79 anni, è scomparso Alberto Sironi, il regista noto soprattutto per aver diretto molti episodi de "Il commissario Montalbano". Da Instagram arriva il saluto di Luca Zingaretti, l'attore protagonista della popolare fiction Rai che proprio il regista aveva voluto nei panni di Salvo Montalbano. Zingaretti "piange per la seconda volta" a distanza di poche settimane quello che definisce un "complice di questa avventura", dal momento che la morte di Sironi arriva, ahinoi, a brevissimo tempo dalla scomparsa di Andrea Camilleri.

Il ricordo di Luca Zingaretti

"Quante volte ci siamo mandati a quel paese", scrive l'attore in un post, ricordando i bei momenti passati sul set, "quante volte hai cucinato per noi, quante battaglie abbiamo condiviso, quante scene abbiamo riscritto, quante volte ci siamo detti ok, quante volte mi hai compreso, mi hai appoggiato, mi hai confortato. Quante volte hai minimizzato dove gli altri avrebbero ingigantito. Sei stato l’unico regista che quando davi motore cominciavi a raccontare le barzellette. Gli altri chiedevano il silenzio, tu raccontavi di Alberto Sordi. Quanti bicchieri di vino, quante chiacchierate, quante confidenze". Zingaretti ricorda il peso che la presenza di Sironi ha avuto nel successo della serie:

Quante volte abbiamo fatto fronte comune. E che sapienza! Tanta parte del successo tv dei nostri film è tuo. E non lo dico adesso che non ci sei più, l’ho sempre urlato. Non te lo hanno detto abbastanza, non te lo hanno riconosciuto abbastanza. Ma lo sapevano tutti. Che sapienza, che cultura, che simpatia, che leggerezza, che signorilità, che gentiluomo eri. Quante volte, se riconoscevi che avevo ragione, hai detto “ok, la tua idea è migliore facciamo come dici tu” senza sentirti minimamente sminuito, perché avevi un animo grande. Perché ci stimavamo e ci volevamo bene. In poco tempo è la seconda volta che piango un complice di questa avventura che ci accomuna da tanto tempo.
È penoso, è duro, è proprio un anno di mer*a!
Addio amico mio!

La carriera di Alberto Sironi

Se a Sironi si deve la scelta di Zingaretti per il ruolo del commissario più famoso del piccolo schermo italiano, il nome del regista lombardo non va accostato soltanto alla serie tratta dai romanzi di Camilleri. Formatosi alla scuola d'arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, negli anni 70 ha iniziato a collaborare con la Rai per cui ha realizzato alcune inchieste in Italia e all'estero. Tra le altre cose, ha diretto anche "Il grande Fausto", "Salvo D'Acquisto", "L'avvocato Guerrieri", "Pinocchio". A causa dei problemi di salute, non aveva diretto gli ultimi episodi di "Montalbano", sostituito in cabina di regia dallo stesso Zingaretti.

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