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Luca Zingaretti termina il primo Montalbano senza Andrea Camilleri: “Felicità e tanta tristezza”

ono terminate le riprese della nuova stagione de “Il Commissario Montalbano”, la prima stagione dopo la morte di Andrea Camilleri. Luca Zingaretti dedica un video allo scrittore e amico scomparso all’età di 93 anni: “In questo momento abbiamo finito il film. Tanta felicità ma anche tanta tristezza. E il sole della Sicilia ci ha voluto salutare così. Ciao”.
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Sono terminate le riprese della nuova stagione de "Il Commissario Montalbano", la prima stagione dopo la morte di Andrea Camilleri. Luca Zingaretti, dalla sua pagina Instagram, appena ha terminato le riprese ha salutato i fan e ha voluto in qualche modo dedicare il momento all'amico e creatore della saga di romanzi. Pur senza mai menzionarlo, è evidente il riferimento a lui: "In questo momento abbiamo finito il film. Tanta felicità ma anche tanta tristezza. E il sole della Sicilia ci ha voluto salutare così. Ciao". Uno sguardo in camera pieno di emozione e significato.

Il rapporto tra Luca Zingaretti e Andrea Camilleri

Luca Zingaretti aveva provato a spiegare il rapporto che lo univa ad Andrea Camilleri"Ho imparato tantissimo con lui". L'attore ha unito la sua voce a quella dei tanti italiani che in quelle ore hanno ricordato il grande scrittore:

E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare. E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verità che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana. Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l'immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei. Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita.  Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perché il tuo commissario è così che la pensa. A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono. Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve!".

La prossima stagione di Montalbano

Le riprese appena terminate a cui fa riferimento Luca Zingaretti sono quelle dei tre nuovi film per la prossima stagione, la quattordicesima: "La rete di protezione", dedicato al mondo dei social, "Il metodo Catalanotti", sull'omicidio di un regista teatrale e "Salvo amato Livia mia", tutto dedicato al rapporto tra il Commissario e Livia. Già annunciata anche la quindicesima stagione, che riprenderà l'ultimo successo letterario di Andrea Camilleri, "Il cuoco dell'Alcyon".

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