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Il Collegio 5

Intervista a Asia Busciantella: chi è l’alunna de Il Collegio 4

Arriva Il Collegio 4 su Rai 2 e Fanpage ripropone per il secondo anno consecutivo la rubrica “La stessa intervista a tutti i ragazzi de Il Collegio 4”. Per capire meglio cosa pensano e come pensano, abbiamo fatto una serie di domande identiche a tutti i ragazzi teletrasportati nel 1982, tra cui Asia Busciantella, 15 anni di Terni, che sin da subito per il carattere forte e la sua sfrontatezza.
A cura di Andrea Parrella
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È arrivato Il Collegio 4, tra i programmi più attesi di questa stagione televisiva dopo l'enorme successo di pubblico della terza stagione, quando il docu-reality prodotto da Magnolia-Banijay per Rai2 ha definitivamente conquistato i telespettatori, distinguendosi soprattutto per il coinvolgimento del pubblico più giovane. La quarta stagione de Il Collegio vede gli alunni teletrasportati in un istituto del 1982, ambientato nel Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco (provincia di Bergamo).

Per capire meglio cosa pensano e come pensano i ragazzi protagonisti de Il Collegio 4, Fanpage.it ha ripetuto l'esperimento della scorsa stagione di fare a tutti i giovani protagonisti le stesse domande, per capire chi siano fuori dalle mura dell'istituto, quali siano i loro desideri, le aspirazioni e le sensazioni relative a questa esperienza. A rispondere alle nostre domande è Asia Busciantella.

Chi è Asia Busciantella

Età: 15 anni

Provenienza: Trevi (PG)

Scuola: 1° Istituto Professionale – Grafica

Chi è Asia: Una ragazza testarda, orgogliosa, con punte di arroganza. Il suo accento la rende particolarmente riconoscibile. Asia non è amata dalle compagne di classe della nuova scuola. Ha cambiato perché «aveva tutti i professori contro», ma nemmeno nella classe attuale ha perso l’abitudine di rispondere male ai docenti. Fa pattinaggio agonistico da quando aveva 4 anni e vorrebbe partecipare a «Il Collegio» per migliorare la sua disciplina.

Instagram: @asiabusciantellaa

TikTok: @asiettaa04

Asia Busciantella de Il Collegio 4: l'intervista alla sfrontata collegiale umbra

Avviso ai naviganti: non ce ne sarebbe stato bisogno, ma è giusto precisare che per realizzare questa intervista nessuna risposta è stata maltrattata, filtrata o ritoccata, perché la scrittura racconta di una persona molto più di quanto riesca a fare una foto su Instagram.

Asia, partiamo da una cosa: raccontaci cosa ti ha sconvolta della scuola del 1982 e quella che ti piacerebbe ritrovare nella scuola di oggi.

La cosa che mi ha sconvolta della scuola che frequentavo era la grande falsità dei compagni, pronti a giudicare qualsiasi cosa…. e uno che fa “BUON VISO E CATTIVO GIOCO” non può andare d’accordo con ME. Mi piacerebbe trovare compagni che non ti giudicano per tutto, ma cercare di capire e di essere capita nel bene e nel male senza FALSITÀ! 

Con chi hai legato di più in Collegio? E chi, invece, non ti andava proprio a genio?

Nel collegio ho legato molto con Claudia Dorelfi. Ci sono stati dei comportamenti sbagliati dal mio punto di vista, ma ho legato con tutti i ragazzi/e.

Prova scritta di sintesi: dicci chi sei utilizzando non più di 80 parole (puoi anche sforare, ma senza esagerare).

Credo che tutti abbiano capito chi è Asia. A primo impatto posso sembrare la classica ragazza che se la tira, arrogante e scontrosa. È vero, a volte lo sono, ma c’è molto altro! C’è una corazza che ho costruito, dove nascondo le mie debolezze… Asia è anche altro e se entri nella mia vita, difficilmente riesci a uscire, come si dice “O MI AMI O MI ODI”.

Il programma ha dato grande popolarità ai protagonisti dello scorso anno e promette di fare lo stesso anche quest'anno. Pensi a un futuro nel mondo dello spettacolo o vuoi fare altro da grande?

Se penso al mio futuro, mi piacerebbe entrare nel mondo dello spettacolo, magari come fotomodella. E perché no, anche recitazione, ma li c’è da lavorarci un po’ di più ��

Qual è il commento più bello che hai letto su di te in queste settimane? Pensi che il pubblico abbia capito chi sei?

Il commento più bello che ho letto… Beh, ce ne sono tanti, ma uno in particolare: “Nessuno può giudicarti per il tuo carattere, abbiamo capito chi sei. Una ragazza dolce, sensibile, ma soprattutto pronta ad aiutare chi ha bisogno”. 

Avevi mai visto Il Collegio prima di far parte del programma?

Ho sempre visto il Collegio dalla prima edizione e alla mia mamma dicevo sempre “UN GIORNO ANCH'IO CI ANDRÒ”…. Il mio sogno si è avverato, basta CREDERCI! 

Guardi molta o poca televisione? Quali programmi ti piacciono?

Non guardo tanto la tv, perché sono poco a casa. Quando ci sono, guardo Uomini e Donne e serie TV su Netflix. 

Che idea ti sei fatta dei professori? Chi era il tuo preferito?

I professori era normale che cercavano di istigarci, io con il mio carattere difficilmente riesco a star zitta. Gli unici Prof con cui non ho mai avuto uno scontro sono il Prof Carmelo Trainito di Breakdance e il Prof di Arte Alessandro Carnevale.

Molti dall'esterno si chiedono quanto siano naturali i vostri comportamenti. Pensi che le telecamere ti abbiano condizionato?

Tutti ci chiedono se i nostri comportamenti erano veri oppure se avevamo un copione: no ragazzi, io vi posso garantire che sono sempre stata me stessa, senza filtri, non mi sono mai fatta condizionare dalle telecamere.

Alla fine cosa ti resta di questi anni Ottanta?

Cosa mi resta degli anni 80? devo solo ringraziare perché mi hanno insegnato il valore dell’amicizia! Ora diamo spazio alla vita virtuale senza affrontare un dialogo. Vi posso garantire che in un mese senza cellulare e senza social si creano dei rapporti come nella vita reale difficilmente succede.

Ultima, senza spoiler: il momento più difficile e il tuo ricordo più bello di questa esperienza in Collegio.

Il momento più difficile è stato separarci dal gruppo, abbiamo creato delle amicizie bellissime ma soprattutto vere. Sono sicura che i nostri rapporti continueranno anche al di fuori. Il momento più bello è stato durante una lezione del Prof Maggi, quando ognuno di noi ha dovuto raccontare la propria storia, senza aver paura di un giudizio. Eravamo uno la forza dell’altra.

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