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Festival di Sanremo 2019

Il talento di Virginia Raffaele imbrigliato in questo Sanremo, fuoriclasse solo quando fa l’ospite

Nella prima serata di Sanremo 2019, una Virginia Raffaele imbrigliata dentro se stessa fatica a esplodere come quando, da guest star come nel 2017 e 2018, mangiava il palco come si conviene a una fuoriclasse. La miccia del suo talento, indiscutibile, si accende solo dietro la struttura dei suoi personaggi. Manca il brillìo quando, invece, Virginia fa “solo” Virginia.
A cura di Stefania Rocco
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Virginia Raffaele, e la prima serata di Sanremo 2019 lo dimostra, possiede il talento straordinario delle guest star, quei fenomeni unici in grado di dare tutto di sé stessi solo quando la narrazione si compie veloce, articolandosi di struttura in struttura fino al gran finale. Scelta da Claudio Baglioni perché lo accompagnasse al Festival come unica presenza femminile costante sul palco, nel ruolo di conduttrice manifesta le lacune che si confanno a quegli artisti dotati di “miccia corta”, animali da palcoscenico che riescono a essere percepiti come straordinari solo quando lo spettacolo si articola in un breve ma intenso show al fulmicotone. Per di più, nel caso unico di Virginia, è emersa palese la difficoltà insita nella necessità di liberarsi dei personaggi che compongono la sua armatura scintillante.

La Raffaele imbrigliata dentro la Raffaele

Quando la Raffaele viene imbrigliata dentro la Raffaele, l’artista smette di essere fuoriclasse. Virginia sul palco è apparsa leggermente impomatata, privata, e si è visto, di quei personaggi che l’hanno resa la più brava, la più acclamata. La conduttrice perde tono insieme alla prima serata stessa. Manca lo show di solito generosamente offerto dal suo estro creativo, una mancanza che si riflette in un appiattimento generale e che trova sgradevole conferma nei dati di ascolti di questa prima serata, i più bassi dal 2008.

Facciamo che io ero, l’unico precedente noto

Chi in Virginia ravvisa quel tipo di genialità circoscritta all’interno di uno spazio dai confini marcati si aspettava il ripetersi di un “incidente” già consumatosi quasi tre anni fa. Reduce dalla scoppiettante esibizione sul palco di Sanremo 2017 – all’epoca a condurlo era Carlo Conti e Virginia salì sul palco indossando, di volta in volta, panni che non erano i suoi – la Rai decise di affidarle uno show tutto suo. In Facciamo che io ero emersero già quelle lacune che, anni dopo, si sarebbero ripetute a Sanremo 2019. Straordinaria nei suoi personaggi – furono quelle imitazioni, appunto, a convincere la televisione pubblica ad affidarle uno show tutto suo – Virginia si appiattisce quando deve abbandonare le maschere comode che l’hanno resa celebre e che hanno il compito di far esplodere a pieno il suo talento. In questo senso, perfino la gaffe sui Casamonica si pone in secondo piano rispetto allo show tutto. Virginia possiede un inimitabile, questo sì, talento da ospite. La “one woman show” smette di esistere quando la Raffaele fa la Raffaele.

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