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Il monologo integrale di Emma Marrone a La musica che gira intorno, la cantante si commuove

Emma Marrone, ospite dell’ultima puntata de La musica che gira intorno, ha fatto riflettere gli spettatori con un monologo sull’importanza dei ricordi. La cantante ha fatto riferimento alle cose davvero importanti della vita, quelle che custodiamo nel cuore e riaffiorano alla mente quando chiudiamo gli occhi. Ecco quali sono i suoi ricordi più importanti.
A cura di Daniela Seclì
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Emma Marrone ha impreziosito la seconda puntata de La musica che gira intorno con un monologo sul valore dei ricordi. Oggi, con la tecnologia e le continue foto scattate con il cellulare, ci illudiamo di accumulare nella memoria dello smartphone tutto ciò che conta per noi. In realtà, troppe volte capita di imbattersi in vecchie foto e non provare più niente nel rivederle. I ricordi che davvero contano, secondo la cantante, sono quelli che rimangono nel cuore e che possiamo rivedere semplicemente chiudendo gli occhi. Emma si è commossa elencando i ricordi più importanti per lei.

Il monologo di Emma Marrone

"Che cos'è il ricordo? Innanzitutto, bisogna avere memoria per custodire qualcosa che appartiene al passato. E noi, per farlo, abbiamo affidato tutto a questo (lo smartphone, ndr). Io non ho niente contro la memoria digitale, ma preferisco quella del cuore, perché è lì che tieni veramente le cose importanti. A volte, ci capita di rivedere una vecchia foto. La guardiamo e ci ritroviamo davanti a qualcosa che non ci riguarda più. Con chi ero? Dove eravamo? Perché ho tenuto questa foto? E ci rendiamo conto di essere davanti a qualcosa che in quel momento era importante, ma che ora non ci racconta più niente. La verità è che nessun oggetto si spiega da solo. Nello smartphone forse c'è troppa roba, ma quali sono le cose che davvero ricordiamo, quelle che ci raccontano. Per capirlo, posiamo l'utile cellulare".

I ricordi più importanti di Emma Marrone

"Chiudiamo gli occhi e sforziamoci di ricordare tre cose fondamentali della nostra vita. Vediamo: le caramelle, quelle con la carta rossa che la nonna mi nascondeva perché ne mangiavo troppe; il sorriso di mio fratello Francesco e lo sguardo fiero di mia madre quando mi sono esibita per la prima volta all'Arena di Verona. Ogni mio ricordo è abbinato a una storia ed è la storia che sopravvive al passare del tempo. In questo sono la donna più fortunata del mondo perché io faccio musica, do senso ai ricordi. È bello ogni tanto chiudere gli occhi e ricordarsi di noi".

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