Lea, film che racconta la storia vera di Lea Garofalo, va in onda su Rai1 martedì 23 novembre. Nella pellicola del 2015, Marco Tullio Giordana ripercorre in modo crudo e lacerante, il caso della 35enne torturata e uccisa dalla ‘ndrangheta perché diventò testimone di giustizia. Con le sue rivelazioni, Lea fece luce sugli omicidi mafiosi che scandivano le faide interne tra la sua stessa famiglia e quella di Carlo Cosco, suo ex compagno e padre di sua figlia Denise. A interpretarla, è una straordinaria Vanessa Scalera.
Quattro anni prima di arrampicarsi sulle zeppe di Imma Tataranni, sognare amori extraconiugali e sfoggiare con disinvoltura tessuti leopardati, Vanessa Scalera ha prestato il volto e l'anima a Lea Garofalo. Dimostrando una versatilità niente affatto scontata, l'attrice ha lavorato per sottrazione e ha portato in scena una donna comune, uno scricciolo piagato da un destino già scritto, ma anche vibrante nella determinazione di cambiare rotta perché la paura non è una strada percorribile, quando hai una figlia da salvare.
Lea Garofalo è interpretata da Vanessa Scalera
Quella di Vanessa Scalera è un'interpretazione commovente quanto concreta. L'attrice mette ogni muscolo del suo corpo al servizio di quella madre che con la sua ribellione fece tremare la ‘ndrangheta. Segue l'istinto, senza cedere all'emotività e restituisce la dignitosa lotta di Lea Garofalo attraverso ogni piega del volto, ogni sguardo fiero, ogni lacrima spinta dall'indifferenza che vorrebbe solcare la guancia, ma viene fermata dal dorso della mano prima che il dolore si travasi nel cuore della figlia.
Prima ancora di portarla in scena, l'attrice ha scalpellato nella sua anima la forza di Lea: la consapevolezza di avere radici familiari che ramificano nel fango della malavita e il coraggio di reciderle anche a costo di morire. Quando uscì il film, Scalera non nascose di essersi ritrovata a piangere ripensando alla ferocia con cui Lea Garofalo è stata giustiziata e al lutto di una figlia che trova la forza di andare avanti, elevando la mamma a un messaggio di speranza. Le parole di Denise si fondono alle lacrime di Lea e concludono il film con un'immagine di straordinaria potenza: "Se è successo tutto questo è stato solo per il mio bene e non smetterò mai di ringraziarti, ciao mamma".
Dalla storia di Lea Garofalo alle indagini di Imma Tataranni
Chiassosa, sfrontata, testarda e coloratissima, ma anche menefreghista e completamente disinteressata all'idea di piacere. Così, Vanessa Scalera ha dato carne e sangue a Imma Tataranni, sostituto procuratore nato dalla penna di Mariolina Venezia. Ha cesellato Imma con maestria e credibilità, dimostrandosi capace di penetrare l'anima di un personaggio qualunque essa sia. Vanessa Scalera pone il suo corpo, la sua mimica, la sua voce sull'altare dell'interpretazione, lasciando che la sua vera personalità si dissolva. Nel corso di una chiacchierata che facemmo su Fanpage.it, infatti, mi raccontò di come fosse agli antipodi rispetto alla sua Imma:
"Io sono completamente diversa. Sono minimal. Non uso i tacchi. Scarpa da ginnastica, jeans e una cosetta sopra. Fin troppo sciatta a volte. Per i tacchi poi ho un odio enorme, non ce la faccio. Interpretando Imma, però, ho imparato a usarli".
Perché Vanessa Scalera è la nuova regina della fiction
Vanessa Scalera, pur avendo alle spalle una lunga gavetta e un pesante bagaglio professionale, si è fatta conoscere dal grande pubblico solo nel 2019, con la prima stagione di Imma Tataranni – Sostituto procuratore. Gli spettatori hanno un debole per lei. Basta fare un giro su Twitter per notare che i complimenti si sprecano: "Bravissima", "Una dea", "Stratosferica", "Talento enorme". Ma perché piace così tanto?
Data la sua estrema riservatezza, è improbabile che il consenso derivi da faccende private, dunque è da ricercarsi nel suo lavoro. È ipotizzabile, che ciò che ha colpito al cuore gli spettatori, siano state le donne stropicciate che porta in tv. Donne come Lea Garofalo che lottano, cadono, si rialzano. Donne che sfidano le proprie paure e spostano un po' più in là il loro orizzonte. Donne come Imma che sono l'elogio dell'imperfezione, che si svegliano storte e vanno avanti comunque. Così, guardare Vanessa Scalera è un po' come guardarsi allo specchio. Non si compete, si solidarizza.