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Festival di Sanremo 2019

I 5 momenti imperdibili della quarta serata del ‘Festival di Sanremo 2019’

Venerdì 8 febbraio 2019, Rai1 ha trasmesso la quarta serata del Festival di Sanremo. L’appuntamento è stato caratterizzato principalmente dai duetti degli artisti in gara. Pochi gli spazi dedicati a ospiti e conduttori nel corso di una serata “scivolata di corsa”. A brillare sono stati soprattutto gli arrivi sul palco di Ligabue e Anastasio.
A cura di Stefania Rocco
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Venerdì 8 febbraio, Rai1 ha trasmesso la quarta serata del Festival di Sanremo 2019. Con i 24 brani in gara, cantati in duetto con gli artisti ospiti, c’è stato spazio per poco altro. Ridotti al minimo gli interventi dei conduttori Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. L’unico super ospite della serata è stato Ligabue, con un veloce intervento di Anastasio durante un monologo di Bisio. Spazio anche al duetto carico di affetto tra Fabrizio Moro e Ultimo, un’esibizione che ha lasciato percepire la profonda stima tra i due.

Luciano Ligabue unico superospite

Luciano Ligabue è salito sul palco di Sanremo 2019 nel ruolo di unico super ospite della serata. Emblematico il suo ingresso sul palco, una gag che lo vede arrivare di fronte alla platea seduto su un trono, vestito con un mantello da re e attorniato da un cospicuo numero di figuranti nel ruolo di cortigiani. È il terzo ingresso dell’artista che, ripetuto perché alla ricerca di un’entrata spettacolare. “Forse preferivo il primo” commenta Ligabue.

Dio è morto, l’omaggio a Francesco Guccini

Struggente l’omaggio di Baglioni e Ligabue a Francesco Guccini. Il rocker di Correggio e il dirottatore artistico del Festival hanno ricordato il cantautore con un duetto sulle note di Dio è morto, così introdotto da Baglioni: “Questa sera noi vorremmo cantare una canzone quasi profetica di un artista con cui Luciano ha collaborato spesso, un pezzo dedicato, e l'hai persino diretto in un tuo film”.

Il legame tra Ultimo e Fabrizio Moro

Ha fatto decisamente presa sul pubblico a casa il duetto tra Ultimo e Fabrizio Moro, vincitore insieme a Ermal Meta del Festival di Sanremo 2018. Il cantautore più giovane ha voluto portare con sé sul palco l’artista che più di tutti ha creduto nel suo talento. Palpabile l’intesa tra i due, e a testimoniarla è stato soprattutto l’orgoglio esibito da Moro, ancora una volta impeccabile nell’esecuzione.

Anastasio e il mestiere del padre

Anastasio, vincitore dell’ultima edizione di X Factor, è salito sul palco dell’Ariston per partecipare a un monologo scritto da Michele Serra e recitato da Claudio Bisio. Racconta le difficoltà insite nel complesso mestiere di padre, con il giovane cantante nel ruolo di un figlio caotico e disordinato. La canzone che accompagna il monologo è Correre. Grandi applausi di fronte al suo talento. Lo stile che lo caratterizza convince più di quello di alcuni degli artisti in gara.

Motta e Nada vincono il premio per il miglior duetto

Sono stati Motta e Nada a vincere il premio per il miglior duetto della serata. Fischi dalla platea per l’esito dell’inaspettata premiazione. A consegnare il riconoscimento è il Presidente della Liguria Giovanni Toti che dedica un pensiero alla tragedia che ha scosso Genova nell’agosto del 2018: “Proprio mentre qua si canta, a Genova una grande trave e una grande gru danno inizio alla ricostruzione di un ponte in onore di quelle 43 vittime che hanno perso la vita lo scorso agosto”.

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