“Guardare Temptation Island fa sentire superiori, ma assorbiamo negatività”, parla la psicoterapeuta
Arrivato alla seconda puntata, Temptation Island ha già dato il peggio di questa edizione. Con la coppia formata da Tommaso e Valentina, il programma dell'estate condotto da Filippo Bisciglia ci ha illuso di lasciarci fare una sana risata leggera davanti all'amore del bizzarro 21enne romano per la sua Valentina, 40 anni, "la bambola che ha sempre voluto".
Il meccanismo inizia a stridere davanti alla gelosia del tutto fuori luogo del ragazzo che va su tutte le furie vedendo il bikini che la prosperosa Valentina si azzarda ad indossare: "Il tuo corpo è sacro". Proponendo discorsi dai toni patriarcali che è difficile credere escano dalla bocca di un 21enne e che in meno di una puntata lasciano spazio ad una sfrontata quanto rapida vendetta servita calda, anzi caldissima.
La fidanzata viene presa in disparte e punita con una raffica di video (ben 4 consecutivi e non era mai successo), che testimoniano la fine della sua relazione, fatta a pezzi da un dispettoso Tommaso che, del tutto noncurante, si lascia travolgere dalla passione con una della single. Una violenza psicologica senza fine, che prosegue davanti al falò dove Tommaso prova in tutti i modi a far sentire lei colpevole e sporca, in un pericoloso scambio di ruolo tra vittima e carnefice che lascia Valentina incapace di proferire parola.
"Da quel giorno non ti ho più vista nello stesso modo. Tu dovevi essere perfetta", le spiega giustificando il suo amore per lei che, ammette, è già svanito. La sua possessione assume tratti sempre più carnali e inquietanti quando Tommaso racconta un raccapricciante sogno rivelatore: "Ti ho visto con un braccio a metà. Significa che ho perso una parte di te". Finché all'apice del suo delirio le suggerisce: "Ti sei dimenticata di quanto sono malato".
Fanpage.it ha raggiunto la dottoressa Serenella Salomoni, psicologa, sessuologa e terapeuta di coppia, per discutere di quanto questo genere di dinamiche portate in tv possano avere sul pubblico un'influenza negativa, soprattutto su spettatori che mancano di una corretta educazione affettiva. Dottoressa, perché crede che questi programmi attraggano così tanto?
Sicuramente una parte del pubblico si identifica nella situazione, pensando “È capitato a loro, a me non capiterà mai”, è un modo per sentirsi superiori. Un’altra parte si può identificare nelle reazioni, sapere di avere aggressività repressa e vedere che loro fanno lo stesso ci conforta, giustifica i nostri sentimenti nascosti. Ad ogni modo è un po' come guardare dal buco della serratura i personaggi che fanno i fatti loro, ci sentiamo un po’ guardoni.
Il programma si propone di mettere le coppie alla prova sperando che le fratture della loro relazione si risolvano. È davvero possibile che succeda con queste dinamiche?
Non è possibile che risolvano la loro relazione in questo modo. Così sia crea solo una crisi dentro una crisi, si aggiunge solo benzina al fuoco. Se due persone non si fidano una dell’altra, in questo modo si esaspera solo l’aggressività. È un percorso sado masochistico dove si scambiano continuamente i ruoli di vittima e carnefice. È un modo sbagliato di vedere la coppia. Purtroppo non sappiamo chi guarda questi programmi, per alcuni ragazzi potrebbe cambiare totalmente la visione delle relazioni di coppia, ma anche gli adulti che non hanno ricevuto una buona istruzione affettiva e sentimentale.
Temptation Island ruota attorno al tema scottante della gelosia. Ne esiste una sana e una pericolosa? Qual è il confine?
La gelosia può sicuramente essere sana, è normale avere paura di perdere l’altra persona, ma non lo è più quando inizia a sfociare nel delirio. La gelosia come l'invidia possono essere normali o patologiche. Certi programmi andrebbero guardati con distacco, come si guarda una commedia, ma è inevitabile essere coinvolti soprattutto in coppie non risolte, perché non c’è mediazione. Lo spettatore assimila, ci arrivano messaggi che assorbiamo in maniera inconsapevole.
Quest'anno il programma porta in scena un cast che racconta i problemi di coppia sorti durante oltre un anno di pandemia e di lockdown. Quali sono stati i principali motivi che hanno portato le coppie alla crisi? Cosa ci dice dei tradimenti?
In pandemia ho visto tante crisi di coppia: vengono in terapia pronti a far spazio a problemi che prima non avevano il coraggio di ammettere e affrontare e devo dire che i motivi scatenanti sono per lo più la noia e l'aggressività. Inoltre ho notato un incremento dei tradimenti platonici, ovvero della gente che perde la testa ma senza arrivare a consumare un rapporto. È una forma di evasione, l’innamoramento dei 12enni e vale per gli uomini quanto per le donne, alla pari. Gli uomini lo fanno con più donne diverse, le donne cercano la scusa dell’innamoramento, sono alla ricerca di qualcosa che le faccia sognare, ma hanno anche più sensi di colpa.