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Fabrizio Frizzi è la Rai che sempre vorremo, l’omaggio alla presentazione palinsesti 2018/2019

Durante la presentazione dei palinsesti della nuova stagione televisiva, il direttore generale della Rai Mario Orfeo ha ricordato Fabrizio Frizzi. Ha rimarcato come la sua gentilezza, il suo calore umano e la sua professionalità siano i valori che la Rai intende continuare a veicolare. Il pubblico ha accolto l’omaggio con un lungo applauso.
A cura di Daniela Seclì
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Mercoledì 27 giugno, i vertici Rai presentano ai giornalisti i palinsesti della nuova stagione televisiva. La conferenza stampa si è aperta con un omaggio a uno dei personaggi più amati dell'azienda. Il volto sorridente di Fabrizio Frizzi è apparso sullo schermo. Il direttore generale Mario Orfeo ha voluto rivolgergli un pensiero, evidenziando quanto la Rai si identifichi con il modo di fare tv sempre garbato e professionale del conduttore.

Mario Orfeo ricorda Fabrizio Frizzi

Il direttore generale della Rai Mario Orfeo ha preso la parola per ricordare il conduttore scomparso il 26 marzo scorso. Ha tracciato un parallelismo tra la gentilezza e il calore umano di Fabrizio Frizzi e i valori che la Rai intende veicolare: "Il volto di Frizzi è la Rai che vogliamo, la Rai delle famiglie, e di tutti coloro che hanno apprezzato il suo lavoro e la sua gentilezza. I valori della Rai sono insiti nel suo volto e questo è ciò che c'è stato nel nostro passato e vogliamo per il nostro futuro".

Il lungo applauso per il conduttore scomparso

I giornalisti presenti in sala hanno rivolto un lungo applauso a Fabrizio Frizzi. Mario Orfeo ha proseguito nel suo discorso ricordando quando una donna – durante la celebrazione dei funerali del conduttore – disse che dopo aver vissuto il dolore della morte di suo marito, la sera provava a sentirsi meno sola guardando Frizzi in tv:

"Ci ricordiamo ancora con gli occhi lucidi le lunghe file delle persone accorse per salutarlo un'ultima volta. Quella era la sua gente. Mi emozionarono le parole di una donna che disse: ‘Da quando è morto mio marito ogni sera cenavo con il mio amico Fabrizio e mi sentivo meno sola'. Quello è il ritratto della Rai che vogliamo oggi e nel futuro".

L'amatissimo presentatore, dunque, non solo ha lasciato un bel ricordo nel cuore degli spettatori ma ha anche mostrato ai colleghi che fare televisione senza sgomitare, senza ricorrere a sensazionalismi e clamori, può portare frutti ben più duraturi nel tempo. Che la Rai voglia procedere su quella scia è di certo una buona notizia.

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