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“Don Matteo 12 sarà l’ultima stagione”, è la fine di un’era televisiva

La dodicesima stagione, apprendiamo da TvBlog che cita una dichiarazione di Nathalie Guetta, sarà l’ultima di “Don Matteo 12”. Con la fiction, che ha avuto il merito di rilanciare la carriera di Terence Hill, si chiude un’era televisiva ormai protesa verso storie con luci ed ombre, senza troppi paternalismi e sentimenti a buon mercato.
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Era il 7 gennaio 2000 quando andava in onda per la prima volta in tv "Don Matteo". La fiction ha rilanciato il personaggio di Terence Hill, il quale arrivava da sporadici film che al botteghino erano risultati un fallimento assoluto. Da "Botte di Natale", l'ultimo film con Bud Spencer nel 1994, fino a "Potenza Virtuale" (1997), del quale probabilmente non avrete mai sentito parlare. Così grazie a "Don Matteo", inizia nel 2000 una nuova era televisiva che rilancia l'attore e un genere, quello della commedia a tinte di giallo, che riesce a conquistare nel corso degli anni milioni di telespettatori, riuscendo anche a battere più volte il "Grande Fratello", quello che negli anni 2000 è stato un vero e proprio carro armato quanto a dati auditel. Come tutte le cose, anche Don Matteo avrà una fine. La dodicesima stagione, apprendiamo da TvBlog che cita una dichiarazione di Nathalie Guetta, sarà l'ultima.

Con L'Amica Geniale inizia un nuovo ciclo

Sembra un caso, o magari il destino ha una sua logica, che questa notizia così importante arrivi il giorno dopo il grande successo de "L'Amica Geniale". I primi due episodi della miniserie di Saverio Costanzo, tratta dalla tetralogia di Elena Ferrante, hanno conquistato pubblico e critica, dividendola dove necessario in un modo che solo le grandi storie sanno fare. È giusto parlare di una nuova era, di un nuovo ciclo. "L'Amica Geniale" propone un nuovo standard e un nuovo metro di paragone. L'arrivo in Rai di progetti, già anche solo in questa stagione, come "La vita promessa" con Luisa Ranieri, "Nero a metà" con Claudio Amendola e il grande successo di "Rocco Schiavone" con Marco Giallini, testimonia che il servizio pubblico può finalmente raccontare storie con luci ed ombre, senza troppi paternalismi e sentimenti a buon mercato. "Don Matteo", che pure continuerà a rappresenterà l'eccellenza di un dato momento nella storia della tv, cominciava a peccare soprattutto in questo, considerata l'epoca che stiamo vivendo.

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