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Don Antonio Mazzi: “Fabrizio Corona libero grazie a me, quando gli hanno rotto i denti l’ho aiutato”

Il noto sacerdote torna a replicare alle pesanti dichiarazioni rilasciate da Corona nel corso dell’intervista a Non è l’Arena di Massimo Giletti. A colui che l’ha accusato di non averlo mai seguito in comunità e di averlo usato per farsi pubblicità, risponde così: “A Opera ammise la sua tossicodipendenza e iniziammo il percorso che lo ha portato alla scarcerazione”.
A cura di Valeria Morini
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Don Antonio Mazzi torna a parlare di Fabrizio Corona, che durante la ormai celebre ospitata a Non è l'Arena di Massimo Giletti ha fatto discutere per il suo durissimo attacco al sacerdote.   "Farebbe meglio ad attaccare il crocefisso al chiodo" è stata la più grave delle dichiarazioni di Corona contro il fondatore delle comunità Exodus, presso una delle quali l'ex re dei paparazzi ha trascorso alcuni mesi dopo la prima scarcerazione. Dalle pagine di Oggi, su nuovo numero in edicola, Don Mazzi replica per le rime, sottolineando: "Se lui è libero è grazie a me".

Le accuse di Fabrizio Corona

Com'è iniziato tutto? A Non è l'Arena, Corona ha accusato Don Mazzi di essersi fatto pubblicità con il suo nome e la sua immagine, senza averlo mai davvero seguito nei mesi passati in comunità. "Io non ho mai avuto nessun rapporto con Don Mazzi. L'ho visto due volte", ha insistito ai microfoni di Giletti, aggiungendo: "Lui mi ha buttato addosso di tutto, senza sapere di cosa ero accusato, senza sapere nulla. Meritavo di marcire in galera, diceva, ma un prete una cosa così non la deve dire".

Corona avrebbe lasciato il carcere di Opera per l'azione di Don Mazzi

In tutta risposta, Don Mazzi – che nei giorni scorsi aveva già definito Corona una persona con "La capacità satanica di manipolare la verità, su Oggi ha precisato di aver contribuito in modo fondamentale alla sua scarcerazione. Il sacerdote ha inoltre precisato di avergli fatto visita ai tempi in cui Corona fu aggredito in prigione.

Non so come possa dire certe cose. Quando in carcere ad Opera gli avevano rotto i denti in una rissa mi ha cercato, sono andato da lui, l’ho fatto parlare e ho cercato di aiutarlo. Se Fabrizio è potuto uscire dal carcere lo deve a me. Dopo i nostri incontri s’è deciso ad ammettere la sua tossicodipendenza e ha potuto iniziare il percorso che gli ha aperto le porte del carcere.

Don Mazzi ha infine spiegato i motivi per cui non è riuscito a seguirlo personalmente nei suoi 5 mesi di permanenza a Exodus: "Sono a capo di una comunità con 40 centri e la mia attività non può ruotare attorno a un unico ospite… Non potevo essere io a seguire Fabrizio e l’ho mandato a Gallarate dove è stato affidato al direttore del centro". Si attendono nuove controrisposte da parte di Corona, che nel frattempo rischia di tornare ancora una volta in carcere, su richiesta della Procura generale.

Parla anche Giampiero Mughini

"Corona s’atteggia a San Sebastiano martire", ha dichiarato invece Giampiero Mughini, sempre su Oggi, "ma le sentenze raccontano di lui qualcosa di diverso. Descrivono un uomo che s’è ostinato a delinquere ed è per me inaccettabile che uno come lui… invece di essere preso a pernacchie venga presentato alle nuove generazioni come un eroe". Mughini è stato praticamente l'unico personaggio tra gli ospiti di Non è l'Arena a creare un vero e proprio contraddittorio contro Corona. Questi, in tutta risposta, lo ha apostrofato in malo modo, con un indelicato "Ti compro e ti metto in giardino a scrivere libri che neanche sai scrivere". Raggiunto anche da Fanpage.it nei giorni scorsi, l'opinionista ha commentato così l'atteggiamento pro-Corona che si è respirato nel corso della trasmissione: "Io non posso parlare perché non voglio essere inelegante nei confronti di quelli che erano con me".

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