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Ballando con le stelle 2020

Costantino Della Gherardesca racconta i traumi della sua infanzia: “Quei fantasmi sono ancora lì”

Durante la semifinale di Ballando con le stelle 2020, Costantino Della Gherardesca ha raccontato i traumi che hanno distrutto la sua infanzia. Da bambino aveva un rapporto difficile con il cibo e veniva insultato dai compagni di scuola per il suo peso: “Anche adesso da grande ho lì il fantasma dei disordini alimentari”.
A cura di Daniela Seclì
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Sabato 14 novembre, Rai1 ha trasmesso la semifinale di Ballando con le stelle 2020. Ogni concorrente ha avuto modo di raccontarsi. Ha colpito molto il racconto di Costantino Della Gherardesca. Il conduttore ha raccontato i traumi germogliati nella sua infanzia e i cui fantasmi ancora oggi lo accompagnano. In particolare, ha parlato del suo rapporto con il cibo.

L'ossessione per il cibo

Costantino Della Gherardesca ha raccontato che sin da bambino ha avuto un rapporto difficile con il cibo. Inoltre, proprio per via del suo aspetto fisico, era oggetto degli insulti dei suoi compagni di scuola e degli amici. Anche oggi, purtroppo, non si è ancora liberato del tutto dai fantasmi che hanno popolato il suo passato:

"Io sono abituato a ricevere insulti, a essere schernito, a essere soggetto di astio. La prima cosa che mi ha creato problemi nella vita è stato il mio rapporto con il cibo, quindi la grassezza, l'obesità. Mi prendevano in giro a scuola, mi prendevano in giro gli amici. Quando sei un bambino ci rimani male. E ti ossessiona. Uno è ossessionato dal cibo. È più difficile rispetto agli alcolici o alla droga, perché devi comunque continuare a mangiare non è che puoi smettere di mangiare. Anche adesso da grande, in cui l'unico divertimento che rimane è andare al ristorante con amici, hai lì il fantasma dei disordini alimentari. Io continuo a ingrassare e dimagrire, ingrassare e dimagrire ed è faticoso. Però non mi lamento".

Il messaggio a chi è perseguitato dai bulli

Infine, ha voluto dare un consiglio a coloro che ogni giorno fanno i conti con i bulli. Li ha invitati a reagire, a non commiserarsi e a trovare il coraggio di andare avanti per la propria strada: "Il messaggio molto importante che vorrei far passare è che non bisogna piangersi addosso. Non bisogna dire ‘Povero me, sono stato bullizzato'. No, bisogna tirare fuori le pal*e e andare avanti. Gli altri bambini mi prendevano in giro perché ero grasso, ma io andavo avanti per la mia strada e continuavo a rubargli le merendine. Io ho trovato il coraggio, è questo che mi ha salvato. Ho tantissimi difetti, mi vedo brutto e grasso. L'unica cosa per cui mi posso dare una piccola pacca sulla spalla è che non faccio tv del dolore e non mi lamento. Bisognerebbe cambiare canale appena qualcuno piange".

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