Chi è Nebula di Tu Si Que Vales, Chiara Bosco: “Sabrina Ferilli? Non sa nulla, si presta al gioco”
L'edizione 2019 di Tu si que vales è caratterizzata dall'apparizione frequente di Nebula e le bambine dell'orrore, la misteriosa ragazza protagonista di numeri che mescolano horror e magia, visti nel corso della quarta, della sesta e dell'ottava puntata della trasmissione. I suoi numeri hanno divertito la giuria composta da Maria De Filippi, Gerry Scotti, Teo Mammuccari e Rudy Zerbi e terrorizzato non poco Sabrina Ferilli, rappresentante della giuria popolare che con autoironia si è prestata a fare da "vittima sacrificale". Dietro l'idea dello spettacolo e la maschera di Nebula c'è Chiara Bosco, che Fanpage ha raggiunto telefonicamente per scoprire qualcosa di più sul suo lavoro e sul personaggio.
Chi è Chiara Bosco, la Nebula di Tu si que vales
Chiara Bosco, classe 1988, è di Torino ed è attrice, pedagoga e regista teatrale, laureata in Filosofia. Svolge attività teatrali dal 2003 e ha collaborato con diverse compagnie. Si occupa di teatro di impegno civile con la compagnia Doppeltraum Teatro, che ha fondato nel 2012 e con cui realizza spettacoli sia come attrice che come regista. Fa parte del collettivo internazionale Biloura Theatre Collective ed è inoltre insegnante di pedagogia teatrale.
L'intervista a Chiara Bosco
Chiara Bosco ci ha spiegato che dietro i numeri di Nebula appartengono a un genere poco praticato in Italia, il Bizarre, che mescola l'illusionismo a un'iconografia horror. Il personaggio, che sembra un mix tra la Mercoledì di La famiglia Addams e la Samara di The Ring, si muove in uno scenario fatto di bambole inquietanti, sedute spiritiche e atmosfere funeree, il tutto tra trucchi e apparizioni. L'effetto a Tu si que vales è ovviamente divertente, per le reazioni della Ferilli e dei giurati.
Puoi raccontarci un po' del tuo lavoro e di come è nata la collaborazione con Tu si que vales?
Sono un'attrice e collaboro con varie compagnie teatrali, ma in questo caso ho portato un numero mio, in cui mi affiancano altri attori. Negli ultimi mesi mi sono avvicinata alla magia e all'illusionismo con l'agenzia Masters of Magic, con loro preparo spettacoli. Ho portato i numeri di Nebula in vari contesti, con un numero di attori che cambia a seconda delle esigenze (siamo arrivati a essere anche una decina sul palco). Attraverso Masters of Magic sono entrata in contatto con Tu si que vales e ho adattato il numero in base al programma.
Puoi raccontarci cos'hai provato ad apparire in un programma televisivo con personaggi come Maria De Filippi e Gerry Scotti?
È stato surreale, in senso positivo! Lavoro tanto a teatro, ho frequentato poco la televisione e presentare questo numero davanti a personaggi che ho conosciuto durante la mia infanzia è stata una cosa enorme. Il contesto è stato bellissimo dal punto di vista della messa in scena, perché uno studio di quel genere è un vero paese dei balocchi per un attore. È fornitissimo a livello di mezzi, è bellissimo e ti consente di fare di tutto.
Raccontaci qualcosa riguardo a Sabrina Ferilli.
L'ho trovata molto disponibile a stare al gioco. Lei non sapeva niente, assolutamente! Non ho mai provato con lei. E neppure gli altri, i giudici non sanno nulla di cosa andrò a fare. Mi baso anche sulle loro reazioni.
Quali sono i tuoi progetti futuri, dopo la vetrina di Tu si que vales?
Tutto è ancora in fase di sviluppo, ma mi piacerebbe sfruttare la notorietà di questa trasmissione, visto che Tu si que vales è seguitissima, per far diventare questi numeri un vero spettacolo. Nebula è un personaggio che fa interventi "spot", piccole cose. Sarebbe bello progettare un format, uno spettacolo vero e proprio insieme ad altri maghi e prestigiatori.
Quali sono le tue fonti di ispirazione? Ovviamente viene in mente il cinema horror.
I numeri di Nebula appartengono al genere Bizarre e allo Storytelling, che si trovano poco in Italia. Non si tratta di tipici numeri da maghi, ma di storie. Dietro questo personaggio c'è un lavoro molto teatrale. Ci sono numeri di magia (apparizioni, sparizioni, illusioni) inseriti in una storia che ha personaggi e dinamiche: è un racconto, uno storytelling appunto. Il Bizarre è quel genere di magia collocato in un contesto horror, gotico, che racconta di pozioni, tarocchi. Senza aver nulla a che fare con il satanismo o la magia nera! Un altro esempio che mescola la magia al racconto è il filone steampunk, oppure pensiamo al lavoro di una compagnia che ogni tanto viene in Italia, Il circo degli orrori. Si tratta di generi cui qui non siamo abituati, e non è nemmeno facile presentarli. Ovviamente mi sono ispirata anche al cinema, l'immaginario sta a metà tra "La famiglia Addams" e "The Ring". In realtà per costruire il personaggio ho fatto un tradizionalissimo lavoro di studio teatrale. Sono partita da un animale: un gallina, un gallo, un uccello insomma. Ho studiato come Nebula muove il collo, come guarda, come si atteggia. Nel corso del numero rimango sempre nel personaggio.