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Carolina Crescentini e I Bastardi di Pizzofalcone 3: “Uno stalker minaccia la Piras”

Carolina Crescentini è il sostituto procuratore Laura Piras che, nella seconda puntata de I Bastardi di Pizzofalcone, si ritrova minacciata da uno stalker. A Fanpage.it, l’attrice si racconta: “La Piras è una capocciona, vuole fare tutto da sola”. E sul futuro: “Vorrei fare un action movie, ma di quelli veri. Boris? La nuova stagione arriverà”.
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Lunedì 27 settembre è il giorno della seconda puntata de I Bastardi di Pizzofalcone. La fiction di Rai1, tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, continua a raccogliere consensi e Carolina Crescentini, con il ruolo del sostituto procuratore Laura Piras, è una delle assolute protagoniste. A Fanpage.it, l'attrice racconta tutti i dettagli della seconda puntata, in cui il suo personaggio riceve le minacce e le aggressioni di uno stalker misterioso: "Lei è una donna orgogliosa, non chiederà aiuto e farà tutto da sola". Dalla seconda puntata, arriva anche un nuovo personaggio, il commissario Elsa Martini: "All'inizio è gelosa di lei, ma poi tutto cambia". E sul futuro: "Sogno di fare un action movie, di quelli veri. In questo lavoro, è bello mettersi alla prova". Buone notizie anche per Boris: "La nuova stagione arriverà, ma non posso parlare". 

Nella seconda puntata, la rete di un minaccioso stalker si avvicina sempre di più a Laura Piras. Carolina, che succede?

Sì, la Piras è nel mirino di uno stalker e dovrà cercare di capire chi è, cosa vuole. Ricordiamoci che lei è una persona molto orgogliosa e testarda e quindi non chiederà aiuto. È una capatosta, la Piras: una capocciona. È convinta di avere sempre tutto sotto controllo e alla fine…non posso fare spoiler: chissà cosa accadrà.

Il tuo personaggio è cresciuto tantissimo nel corso delle tre stagioni: come ci hai lavorato e quali ispirazioni hai trovato?

Mi sono guardata in giro e penso che questa sia sempre una grandissima tecnica. Se ti guardi intorno, c'è la vita reale, ci sono le persone e sono loro quelle che ti danno il meglio per tirare fuori un personaggio. Da quest'anno, c'è una donna che ci dirige (Monica Vullo, ndr) e così il personaggio ha fatto un'ulteriore passo in avanti. Poi ci siamo noi, gli attori, e ci confrontiamo, dibattiamo, pensiamo alla scena, a volte la riscriviamo anche in maniera organica e pian piano ci registriamo, troviamo la nostra dimensione ideale.

A proposito di confronti e di lavoro: da fuori, forse non mi dirai mai il contrario, si vede una grande intesa tra voi.

Ed è vero, invece, perché ci vogliamo un gran bene. Ho sempre pensato che quando un'intesa funziona, si vede anche nel prodotto finale. Non c'è trucco. Nella terza stagione, abbiamo avuto anche il blocco del lockdown e rivederci è stata una vera festa. Nel cast sono tutte persone interessanti, brave e, secondo me, anche buone.

Da questa sera, si aggiunge una nuova protagonista: Maria Vera Ratti. C'è un rapporto tra i due personaggi? 

Sì, la Piras non resta mai al posto suo. Abbiamo lavorato insieme più volte ed è una persona molto carina. Anche lei ex allieva al Centro Sperimentale ed è qualcosa che mi porta un certo orgoglio.

I due personaggi entrano in conflitto? 

All'inizio, la Piras se la guarda. Anche se non lo direbbe mai, è sempre un po' gelosa però poi mantiene la calma, mettiamola così.

A proposito del blocco per il lockdown, come è andata? 

Prima di tutto, ringraziamo Dio che siamo tornati sul set perché non era scontato. Quando ci hanno sospeso, è stato stranissimo. Avevo questa valigia all'ingresso, pronta per ripartire a girare a Napoli. Mi chiamano e mi dicono: ‘non venire perché il set è sospeso'. E la sera, il discorso di Conte. E io a casa a dire: ‘che sta succedendo?'. Quella valigia è stata lì settimane all'ingresso. In quella valigia c'erano i maglioni, perché era inverno, e a Napoli siamo ritornati sul set che era piena estate. Non mi sembrava vero.

Al cinema hai cominciato con Alex Infascelli, per il film H2Odio, e hai finito con "Letto numero 6". Quindi da un noir/horror all'altro…

Ecco, vedi che bello? Tutto torna!

Nel mezzo tantissimi film, tanti generi e quindi la domanda è: c'è qualcosa che ti manca, qualcosa che vuoi assolutamente fare?

Vorrei fare un action movie, ma action vero, di quelli che ti devi allenare. In questo lavoro è bello mettersi alla prova. Mi piacciono i personaggi che ti costringono a imparare qualcosa, perché poi ti rimane.

Ma Boris? Arriva la nuova stagione? 

Arriverà, ma non posso dire che sennò mi uccidono. Però, arriverà.

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