Barbara D’Urso infuriata con Iconize, aggressione sarebbe finta: “Vergogna, hai preso in giro tutti”
Barbara D'Urso infuriata come forse mai prima d'ora, a Live – Non è la D'Urso. Anche la conduttrice, ormai, si è convinta che la presunta aggressione omofoba che Marco Ferrero, in arte Iconize, ha dichiarato di aver subito, sia stata solo una messa in scena. Nel corso della puntata in onda domenica 11 ottobre, ha spiegato che l'influencer ha rifiutato di partecipare alla trasmissione per raccontare la sua versione dei fatti. Un segno di mala fede, secondo la D'Urso, che per giunta avrebbe letto "messaggi inequivocabili" tra Ferrero e Soleil i quali proverebbero che il ragazzo si è dato un pugno da solo per simulare la rissa.
Perché Iconize non è andato a Live – Non è la D'Urso
Facciamo un passo indietro. Iconize apparve lo scorso maggio proprio in un programma di Barbara D'Urso, Pomeriggio 5, a raccontare di essere stato vittima di un'aggressione da parte di tre ragazzi che gli avevano rivolto un insulto omofobo: "Mi sono fatto valere e questo ragazzo mi ha dato un dritto in faccia. Sono caduto seduto. Appena sono caduto mi fischiava l'orecchio e mi girava la testa", aveva dichiarato Ferrero. Poi, una rivelazione di Dayane Mello al GF Vip ha tirato in ballo Soleil Sorge, ex amica di Marco che si è vista costretta ad ammettere la verità: Iconize si sarebbe inventato tutto, arrivando a colpirsi da solo con un pacco di surgelati. L'intera vicenda è stata ricostruita a Live con tanto di docu-fiction e la D'Urso si è scagliata contro la webstar:
Dopo le dichiarazioni di Soleil a Pomeriggio 5 abbiamo contattato l’agente del signor Marco. Che ci ha detto che era l’ora di ribattere. Marco ha detto che sarebbe venuto a parlare in trasmissione. D’accordo con lui, abbiamo concordato che avremmo annunciato la sua presenza nel promo di rete. Ieri, però, Iconize ha cambiato idea e detto che non poteva più venire in diretta perché pare che il suo agente gli avrebbe strappato il contratto se lui fosse venuto qui. E non è venuto. Evidentemente Iconize ha deciso di non strappare il contratto con l'agente e di strappare il contratto con il suo pubblico e con noi, e di non dover dare nessuna spiegazione a me, a voi, alla comunità LGBT che l'ha sostenuto, al sindaco Sala che l’ha sostenuto, al Partito Democratico che l’ha sostenuto. Visto che ha deciso di non venire, dobbiamo dare per buona la versione di Soleil.
Barbara D'Urso ha letto i messaggi tra Marco e Soleil
La D'Urso è praticamente certa che l'aggressione sia stata una finta, dal momento che lo stesso Ferrero lo avrebbe ammesso alla Sorge: "Ho letto i messaggi tra Soleil e Iconize e sono assolutamente inequivocabili. Uso il ‘se’ perché sono una persona generosa. Se, per caso, Iconize avesse inventato un’aggressione omofoba dovrebbe solo ed unicamente vergognarsi. E con questo il signor Iconize con noi ha chiuso per sempre". Soleil ha fatto un ultimo tentativo per difendere Ferrero: "Io avrei voluto che Marco fosse qui, avrebbe voluto essere qui perché piangeva e non sapeva più cosa fare". Acceso il dibattito in studio, con Giovanni Ciacci che ha attaccato "Tutta una nuova generazione di influencer che passerebbe sopra qualunque cosa per sedersi sopra queste seggioline. Se dico una cosa del genere è perché ho delle prove". Ancora più dura la D'Urso, che ha lanciato un ultimo sfogo contro Iconize prima di chiudere la questione.
Ci sono centinaia di ragazzi e ragazze che vengono picchiati veramente e discriminati. Se è vero come ti sei permesso di prendere in giro tutti quanti? Anche quelli che il cazzotto ce l'hanno davvero. Si deve vergognare se ha fatto quello che ha fatto.