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Ballarò VS diMartedì, nessun vincitore nella crisi dei talk show (INFOGRAFICA)

La grande sfida del martedì sera non ha vincitori, ma solo vinti: sono ormai stabili il Ballarò di Giannini e il diMartedì di Floris. In un’infografica, ecco gli ascolti delle prime quattro puntate.
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Si parla tanto della grande sfida del martedì sera, quella tra il nuovo corso di Giovanni Floris su La7 con il suo diMartedì ed il suo passato, Ballaròaffidato a Massimo Giannini, scrutando ogni differenziale di share possibile ed incrociando puntata per puntata, valutando gli ascolti netti, girandoli e rigirandoli nella maniera più plausibile possibile, purché le varie fazioni possano dire "Questa l'ho vinta io!". La realtà dei fatti è che il format del talk show è ormai in crisi, e non c'è Maurizio Crozza o Roberto Benigni che tenga a risollevare i risultati di un'offerta ormai satura e che invade la vita televisiva dello spettatore quasi quanto le partite di calcio.

Se nella puntata d'apertura il nuovo Ballarò è riuscito a toccare quota 2.503.000 spettatori, per uno share del 11.76%, il merito va dato, oltre all'effetto Benigni, anche alla grande curiosità legata alla prima volta del programma nato (ed ideato) 12 anni fa con Giovanni Floris. Ma già dalla seconda puntata il risultato in valori assoluti e di share è andato a dimezzarsi, stabilizzandosi nelle successive due puntate ad una media di 1,5 milioni di spettatori ed uno share del 6%. Ecco perché, pur con risultati d'ascolto più bassi, la stampa tende a dare la vittoria morale al diMartedì di Floris, forte di numeri in media con gli ascolti di La7, tout court. Ma se è vero questo, lo è anche che la trasmissione dopo l'exploit della seconda puntata (968.000 spettatori – 4.23%), non si è più attestato a quei livelli, pur avvicinandosi al talk di Rai Tre. Segno evidente che gli spettatori casuali sono andati via nel giro di una sola serata.

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