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Annozero: Santoro manda in onda il discorso di Gheddafi, video

Michele Santoro affronta la crisi libica ad Annozero mostrando il discorso di Gheddafi e l’intervista ad uno degli oppositori, un ragazzo che ha creato una pagina Facebook.
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Nella puntata di Annozero del 24 febbraio 2011 Santoro, oltre ad occuparsi del caso Masi che rischia il posto per Ti Sputtanerò di Luca e Paolo, si è voluto occupare della crisil libica concentrandosi sui rapporti che il suo leader Gheddafi ha con la politica italiana e con il premier Silvio Berlusconi.

Non dimentichiamo che sono passati pochi mesi dalla visita di Gheddafi a Roma per il quale sono stati spesi tantissimi soldi per accoglierlo, costruendo per lui una tenda all'interno di un parco romano.

La puntata si intitola "Non disturbare" e Santoro parlerà sicuramente della crisi in Libia, con i 10mila morti tra i ribelli ufficiali. Ma anche gli altri paesi africani sono in rivolta, l'Egitto, la Tunisia ma anche il Bahrein.

Le crisi africane sconvolgono anche inevitabilmente l'Europa infatti sono aumentate nelle ultime ore le richieste di asilo politico e lo sbarco di clandestini sulle nostre coste.

L'introduzione di Michele Santoro ha voluto mettere in risalto due volti emblematici dello stesso popolo e che rappresentano due schiarementi differenti. Uno è il dittatore libico Gheddafi e l'altro è un ragazzo che ha creato una pagina Facebook per attirare l'attenzione sulla crisi libica.

Quindi Santoro manda in onda il discorso del 22 febbraio di Gheddafi in cui il leader chiede al suo popolo di dare la caccia ai ribelli e allontanarli dalla loro terra, invita il popolo libico ad essere unito per evitare che arrivi il nemico americano ad invadere le loro terre e autorizza, in sostanza, l'intervento diretto contro gli oppositori del regime.

Di tutt'altro tono è l'intervista di Eva Giovannini a Hassan Al Djhami, creatore della pagina Facebook "17 Febbraio — il giorno della collera" che in poche ore ha raccolto decine di migliaia di adesioni. La data del 17 febbraio è quella in cui in Libia scoppiò una rivolta contro il regime che fu soppressa con il sangue. Il ragazzo ora vive in Svizzera perchè nel suo paese non riusciva più a vedere un futuro.

Due facce della stessa medaglia, due punti di vista sui fatti che stanno scuotendo la Libia e, con essa, il mondo intero.

https://www.youtube.com/watch?v=iYjC_-9-Dz4
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