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Live - Non è la D'Urso 2020-2021

Andrea Piovan, voce dei servizi shock di ‘Live’: “Barbara D’Urso dice che a volte esagero”

Andrea Piovan è la voce dei servizi shock di ‘Live – Non è la D’Urso’. In un’intervista rilasciata a ‘Tv, sorrisi e canzoni’ ha raccontato com’è lavorare con Barbara D’Urso. La conduttrice sarebbe quasi sempre contenta del lavoro svolto dal doppiatore. A volte, però, gli darebbe alcune indicazioni: “Mi chiede ‘Ci metti un po’ più di gioia? Un po’ più di ironia?”.
A cura di Daniela Seclì
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Andrea Piovan è la voce dei servizi shock di ‘Live – Non è la D’Urso’. Il doppiatore, in un'intervista rilasciata a ‘Tv, Sorrisi e Canzoni’, ha raccontato com'è lavorare con Barbara D'Urso. Può capitare che la conduttrice gli dia delle indicazioni e gli chieda di non esagerare o di apparire più “ironico”: “Se supero l’esame di Barbara? Quasi sempre. Qualche volta mi chiede: ‘Ci metti un po’ più di gioia? Un po’ più di ironia?’. Oppure: ‘Andrea, ma non è che qui hai esagerato un po’?’. Di solito ha ragione, a volte esagero. Me ne accorgo anche dai commenti sui social”. 

Controlla i social per testare il gradimento del pubblico

Andrea Piovan ritiene che i social siano uno strumento interessante e molto utile per chi lavora in tv. Li reputa una sorta di cartina tornasole in grado di svelare agli addetti ai lavori, se ciò che viene proposto ai telespettatori annoia o diverte: “Sono l’equivalente delle reazioni del pubblico a teatro. Lì l’attore capisce se una certa battuta fa ridere, se il pubblico lo segue o si annoia, e si adegua di conseguenza. E oggi grazie ai social lo possiamo fare anche noi della tv”.

Andrea Piovan, tra documentari e servizi shock

Nel corso della sua carriera, Andrea Piovan si è occupato del doppiaggio di videogiochi e documentari. L’esperienza con ‘Live – Non è la D’Urso’ è decisamente diversa. Il doppiatore l’ha definita “adrenalinica” e ha aggiunto:

“Prima, tra annunci e documentari, il mio era un lavoro abbastanza tranquillo: studiavo con calma il copione, poi andavo in sala di doppiaggio. Ma con il programma della D’Urso tutto avviene tra venerdì e domenica, le notizie si susseguono senza sosta. A chi mi ispiro? Agli spettatori. La mia è la voce di chi guarda la tv e dice: ‘Cosa? Pamela, ma come hai potuto farci questo!’. Ecco perché mi chiamano l’inquisitore”.

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