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Grande Fratello Vip 2020/2021

Adriana Volpe attacca la Rai: “Minacciavano di licenziare le conduttrici rimaste incinte”

Adriana Volpe rivela l’esistenza di una clausola nei contratti Rai, presente fino al 2011. Lei firmava accettando il fatto che “in caso di gravidanza, l’artista deve dare immediata comunicazione all’azienda e l’azienda può recidere il contratto. Nulla sarà dato e nulla sarà dovuto”. Alfonso Signorini: “Inaccettabile”. E Wanda Nara scoppia a piangere.
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Nella terza puntata del Grande Fratello Vip 2020 non sono mancati i momenti di alta tensione. Dopo la squalifica e le scuse di Salvo Veneziano e la ramanzina di Alfonso Signorini ai tre "highlander" Patrick Ray Pugliese, Sergio Volpini e Pasquale Laricchia, si è passati a dipanare le altre questioni della settimana. I riflettori si accendono su Adriana Volpe che nella terza puntata ha raccontato un suo caso personale. Per la prima volta, ha raccontato delle peripezie che ha dovuto affrontare per diventare madre della piccola Giselle. Su tutte, la clausola contrattuale della Rai. Durissimo Alfonso Signorini: "Inaccettabile". E Wanda Nara scoppia a piangere.

La clausola del contratto Rai

Adriana Volpe rivela l'esistenza di una clausola nei contratti Rai, presente fino al 2011. Lei firmava accettando il fatto che "in caso di gravidanza, l'artista deve dare immediata comunicazione all'azienda e l'azienda può recidere il contratto. Nulla sarà dato e nulla sarà dovuto". La ex co-conduttrice de "I Fatti Vostri" ha spiegato che fino a pochi anni fa, la Rai si riservava di applicare il licenziamento.

Mia figlia è nata nel 2012. Fino al 2011, io firmavo sempre un contratto dove c'era scritto "In caso di gravidanza l'artista deve dare immediata comunicazione all'azienda e l'azienda può recidere il contratto. Nulla sarà dato e nulla sarà dovuto". Ogni anno chiedevo di cambiare quella clausola. Ne ho fatto parlare tramite i giornali, perché chi restava incinta dopo la maternità perdeva il suo lavoro e veniva restituita.

Alfonso Signorini ha parlato di fatto increscioso e gravissimo, anche Wanda Nara non è riuscita a fare altro se non scoppiare a piangere.

Non è stato facile per tanti motivi. Molte volte anche sul lavoro non ti aiutano ad essere o diventare madre. Io, ogni anno, chiedevo di cambiare quella clausola. Non c'era nessun'altra interpretazione. Una donna che poteva contare su un lavoro di nove mesi se fosse rimasta incinta al terzo mese di gravidanza, ci poteva essere questa possibilità, questa spada di Damocle. Quando ti ritrovi di fronte ad un muro di gomma, l'unico modo per far cambiare le cose, è far parlare i giornali.

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