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Adrian – La serie

“Adrian” Vs “Ultimo Tango a Parigi”, ‘sconcezze’ a confronto in prima serata

La prima serata di lunedì 22 gennaio propone una programmazione tutt’altro che noiosa. Da una parte il fumetto di Adriano Celentano, dall’altra “Ultimo Tango a Parigi” sulla Rai2 di Carlo Freccero, legati da quel filo rosso del sesso in fascia protetta che ha sollevato qualche malumore nei telespettatori. Il nudo e il sesso restano i tabù per eccellenza del pubblico generalista italiano, ma qualcosa si muove.
A cura di Andrea Parrella
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Era un blue monday, il giorno per antonomasia più triste dell'anno, ma televisivamente parlando non è stato affatto un lunedì noioso. La prima serata televisiva del 21 gennaio 2019 sarà certamente ricordata per la messa in onda di "Adrian" su Canale 5, dopo un'estenuante aspettative di mesi, anzi di anni. Un'attesa che non ha dato alla prima rete Mediaset i risultati esplosivi in cui sperava, visto i dati di ascolti non proprio entusiasmanti del giorno dopo. Ma questa è un'altra storia.

"Adrian" non è stato il solo caso televisivo del lunedì, perché mentre andava in onda il fumetto ideato e scritto dal Molleggiato, la Rai2 corsara di Carlo Freccero proponeva la versione integrale e restaurata di "Ultimo Tango a Parigi". Perché si sia trattato a suo modo di un evento televisivo non va spiegato. Ci pensa da sola la storia di questo film, mandato letteralmente al rogo negli anni Settanta e per il quale Bertolucci fu privato dei diritti civili per cinque anni, con l'accusa di offesa al comune senso del pudore.

L'elemento sessuale finisce però per essere il filo rosso che lega "Ultimo Tango a Parigi" e "Adrian". Dalla proverbiale scena del burro al sesso tra i protagonisti del fumetto di Canale 5 è un attimo. E l'idea che contenuti così controversi siano stati proposti in prima serata e in fascia protetta non ha soddisfatto a pieno il pubblico generalista. Le "proteste del web", etichetta con cui oggi si tende a bollare il senso comune, non sono mancate, da una parte e dall'altra. Sotto questo aspetto non vi sono pretese di artisticità (le creazioni di Milo Manara) o autorialità del cinema (Bertolucci) che tengano: nudo e sesso, probabilmente al pari solo delle imprecazioni, continuano ad essere i tabù assoluti di questo popolo.

Ed è proprio questo eccesso di pudore a rendere sensate, sacrosante, le due operazioni televisive. "Il film appare ancora oggi politicamente scorretto, diciamo la verità", affermava Freccero nella presentazione al film su cui lui stesso ha messo la firma ieri sera (momento di televisione di cui parleremo, sostiene chi scrive). Non a caso il neo direttore di Rai2 ha sottolineato l'obbligo morale di trasmettere in prima serata il film con Marlon Brando e Maria Schneider. Arriverà il giorno in cui riusciremo a liberarci dalla fobia della sessualità? Questi passi in avanti della Tv generalista sono segnali che qualcosa si sta muovendo.

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