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Festival di Sanremo 2019

Virginia Raffaele replica alle accuse di satanismo: “Polemica tetra, lugubre e surreale”

Sulle pagine de ‘Il fatto quotidiano’, Virginia Raffaele ha replicato alle accuse di satanismo. La comica si è ritrovata al centro di una bizzarra polemica dopo aver eseguito uno sketch sul palco del ‘Festival di Sanremo 2019’. Simulando il suono di un grammofono inceppato, ripeteva svariate volte la parola ‘Satana’.
A cura di Daniela Seclì
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Durante la frenetica settimana del ‘Festival di Sanremo 2019‘, è scoppiata una polemica decisamente surreale. Durante uno sketch nel quale cantava la canzone ‘Mamma' di Beniamino Gigli, Virginia Raffaele simulava un grammofono che si inceppa e nominava svariate volte Satana. Così, il sacerdote don Aldo Buonaiuto ha accusato la comica di aver inneggiato a Satana e di non aver rispettato i cristiani che seguono il Festival né la sensibilità delle "tante persone che soffrono a causa della presenza del maligno". A lui si è unito Matteo Salvini, che ha invitato a non sottovalutare il problema delle sette. A storcere il naso anche il senatore leghista Simone Pillon e altri esponenti politici. In queste ore, la Raffaele ha replicato (ovviamente con un pizzico di ironia) in un'intervista rilasciata a Marco Travaglio su ‘Il fatto quotidiano':

"In effetti, ora che ci penso, da piccola riuscivo a girare i piedi al contrario. Tant’è che ho ancora le rotule allentate. Avrei pure delle foto, ma non gliele do, sennò sono spacciata. […] I miei genitori mi mandarono a scuola dalle suore. Come vede, sono in pieno conflitto d’interessi: ex allieva delle monache e satanista".

Il sincero dispiacere per chi soffre

Dato che tra i suoi accusatori, c'è chi ha tirato in ballo chi soffre, Virginia Raffaele ha voluto precisare di avere il massimo rispetto per la sofferenza in ogni sua forma. Tuttavia non può fare a meno di evidenziare quanto questa polemica sia surreale e dunque, da approcciare con ironia: "A me dispiace sempre, quando qualcuno soffre, o si offende, o ci rimane male. Ma sono troppo ironica per lasciarmi trascinare in una polemica così tetra e lugubre, oltreché surreale. Io preferisco farmi una risata, ovviamente satanica, e raccogliere tutti i fotomontaggi che girano in Rete sull’argomento".

L'ironia sul backmasking

Virginia Raffaele ha chiarito che l'unico intento dello sketch era quello di fare dell'ironia sul backmasking ossia sulla tecnica tramite la quale è possibile incidere dei messaggi subliminali nei dischi, eseguendo i brani al contrario. In passato, era diventata una vera e propria mania scovarli e spesso si finiva con l'essere vittima di illusioni, dando a suoni distorti significati che non avevano:

"Il mio sketch ironizzava con un backmasking, un’illusione uditiva, sugli esperimenti anni 70 di chi ascoltava certi brani a rovescio, dai Beatles ai Rolling Stones, dagli Eagles agli AC/DC, dai Pink Floyd ai Led Zeppelin, ad Alice Cooper a Ozzy Osbourne, e vi trovava tracce di invocazioni demoniache e incitamenti a strani riti. E io ho usato il cantante meno rock di tutti, Beniamino Gigli, che invece si è rivelato a mia insaputa super-rock".

Pillon l'accusa di aver nominato Satana davanti ai minorenni

Il senatore leghista Simone Pillon ha accusato Virginia Raffaele di aver osato "invocare il maligno" davanti a milioni di italiani tra i quali tanti minori. Replicando a tale accusa, Virginia Raffaele si è detta più preoccupata per certi maggiorenni che per la sorte dei giovani che guardano il suo sketch: "A me, più che i minorenni, preoccupano certi maggiorenni in circolazione. Roba che i minori non dovrebbero più uscire di casa". 

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