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The Old Guard è un film fiacco, ma quello tra Luca Marinelli e Marwan Kenzari è più di un bacio gay

A dispetto delle tante pallottole esplose e delle tante scene d’azione, “The Old Guard” è un film fiacco nonostante una premessa brillante e sincera. La cosa migliore del film è la sua idea sull’immortalità e quindi sull’amore, raccontata magistralmente nel monologo di Marwan Kenzari e nel bacio con il nostro Luca Marinelli.
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"The Old Guard", il film disponibile su Netflix dal 10 luglio, non è un film indimenticabile. Non lo è per nulla. A dispetto delle tante pallottole e delle scene d'azione e, dulcis in fundo della solita rocciosa Charlize Theron (a propò: per quanti anni ancora andrà avanti con questi personaggi?) il film, diretto da Gina Prince-Bythewood e basato sul graphic novel di Greg Rucka, ha un'andatura fiacca, come quella dei molossi che hanno visto andare via da un pezzo i loro giorni migliori.

Però, "The Old Guard" conserva alcuni aspetti importanti e sicuramente inediti per un «supernatural drama». Quattro mercenari immortali, guidati dalla guerriera Andromaca di Scizia (appunto, la nostra Charlize), hanno attraversato epoche e millenni senza mai invecchiare. Le loro ferite, anche gravi, guariscono rapidamente. Quando si ritrovano al centro delle attenzioni di una industria farmaceutica, guidata dal cattivissimo Harry Melling, che vuole condurre esperimenti su di loro, trovano una giovane marine americana, Nile (Kiki Layne), che mostra i loro stessi poteri. E faranno di tutto per proteggerla e salvarla.

Il bacio gay tra Luca Marinelli e Marwan Kenzari

Nel film, come è noto, c'è anche Luca Marinelli nel ruolo di Nicolò da Genova. Il suo personaggio viene dal Medioevo, ha all'incirca 900 anni. Ha attraversato i secoli e le epoche, le battaglie e le delusioni e questo incredibile tempo infinito sempre con Joe, interpretato da Marwan Kenzari. Forse è questa la cosa migliore che c'è alla base di "The Old Guard", la sua idea sull'immortalità e quindi sull'amore, raccontata magistralmente nel monologo di Marwan Kenzari. Entrambi catturati dalla milizia privata della casa farmaceutica Merrick, vengono presi in giro dai soldati quando si scoprono essere gay: "È il tuo fidanzato?”. A quel punto, Joe (Marwan Kenzari) spiega quanto sia riduttiva la parola «fidanzato».

Lui non è il mio fidanzato. Quest'uomo per me è più di quanto tu possa immaginare. È la luna quando mi perdo nell'oscurità, è il calore quando tremo dal freddo. Il suo bacio mi emoziona ancora dopo millenni. Il suo cuore trabocca di una generosità di cui questo mondo non è degno. Amo quest'uomo oltre ogni limite e oltre ogni ragione. Non è il mio fidanzato. È tutto e anche di più.

E scatta il bacio dopo che Luca Marinelli ammette: "Sei un inguaribile romantico". La scena si chiude poi con i soldati attoniti, che restano più di un tempo a guardarli con ammirazione, invidia e stupore, prima di avvinghiarsi a loro e separarli in un movimento molto comico. "The Old Guard" è, nemmeno a dirlo, in cima ai film più visti da quattro giorni. E, molto probabilmente, avrà un sequel. L'impressione resta quella di una pellicola monca nonostante una premessa sicuramente brillante e sincera.

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