TGR Rai nella bufera: “Bella ciao provocazione per l’estrema destra”. Poi le scuse
La Rai finisce nella polemica dopo le manifestazioni del Primo Maggio, non solo per il caso di Fedez al Concertone. Ha scatenato un bel polverone un servizio del TgR Emilia Romagna di sabato 1 maggio, dedicato alla manifestazione tenutasi a Bologna in concomitanza con la festa dei lavoratori e organizzata da un movimento di estrema destra, la "Rete dei patrioti". L'autore del servizio ha definito "una provocazione" il fatto che, mentre il corteo sfilava, da una finestra affacciata su piazza della Pace siano arrivate le note di ‘Bella ciao‘, noto canto partigiano. L'uso dei termini è stato condannato da più parti, con le conseguenti scuse da parte della Rai.
Il servizio del TGR Emilia Romagna, interviene la Vigilanza
"La musica che usciva dal primo piano di un condominio era senza dubbio una provocazione, ma sono stati bravi ma sono stati bravi i dirigenti del movimento nazionale La rete dei patrioti, neonata formazione di estrema destra, a proseguire tranquilli", queste le parole che hanno aperto il servizio di Luca Ponzi (video completo, al minuto 19 circa). Immediata la polemica, simile a quella (ancora più pesante) che il medesimo TGR suscitò per un servizio su Predappio nel 2019. Tante le voci delle politica intervenute, in particolare quella di Sabrina Ricciardi, senatrice del Movimento 5 Stelle, capogruppo in commissione di Vigilanza Rai e componente della Commissione per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
Trovo che sia un fatto grave, da chiarire quanto prima, per questo intendo presentare un'interrogazione parlamentare. Alla manifestazione – prosegue – prendevano parte formazioni come Casa Pound, i naziskin veronesi e la Militia Christi. ‘Bella ciao' è un canto popolare simbolo della Resistenza e della Liberazione, non è accettabile che le due realtà vengano raccontate in quel modo dal Servizio Pubblico della Rai.
Il comunicato stampa di USIGRai
""Bella ciao" non è mai una "provocazione"", si legge sulla nota di Unione sindacale giornalisti Rai, "Bella ciao è un canto di libertà, indissolubilmente legato alla resistenza e alla lotta contro la dittatura fascista. In riferimento a un servizio andato in onda ieri sera sulla TgR Emilia Romagna, lo ribadiamo ancora una volta: le giornaliste e i giornalisti della Rai stanno e possono stare soltanto da una parte, ovvero dalla parte della Costituzione antirazzista e antifascista".
Le scuse di TGR Emilia Romagna
L'accaduto ha portato al mea culpa ufficiale da parte della redazione della Tgr Emilia Romagna, che "si scusa per il grave episodio e prende le distanze dai contenuti del servizio stesso, che non corrispondono alla storia e ai principi che hanno sempre guidato il lavoro dei giornalisti del servizio pubblico. Evidentemente le parole usate nell'attacco del pezzo sono state inadeguate e inappropriate, mentre nel seguito del servizio è stato correttamente documentato quanto avvenuto. La Direzione di testata ha già chiesto una relazione ai responsabili della TGR Emilia Romagna e all'autore del servizio, preannunciando una netta dissociazione dal contenuto del servizio stesso".