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Tenebre e Ossa su Netflix sarà la vostra prossima serie tv preferita

La recensione in anteprima della serie tv disponibile su Netflix a partire da venerdì 23 aprile: “Tenebre e Ossa” riesce a prendere in una sola stagione il meglio della grande produzione letteraria della scrittrice Leigh Bardugo, unendo il primo capitolo della trilogia GrishaVerse al più recente primo libro del dittico che inizia con “Sei di Corvi”. Vi innamorerete di Alina e Kaz, di Jesper e Inej, di Mal e dell’Oscuro.
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"Tenebre e Ossa" arriva su Netflix con un carico di aspettative altissimo. Disponibile a partire da venerdì 23 aprile sulla piattaforma di contenuti on demand, l'adattamento della saga di romanzi creata da Leigh Bardugo sarà la vostra nuova ossessione e – soprattutto – non deluderà i puristi del genere e i grandi appassionati del GrishaVerse, l'universo al centro del grande viaggio dell'eroina Alina Starkov. La storia dell'apprendista cartografa che scopre di avere un potere grande, un potere leggendario difficile da gestire, in grado di ristabilire il controllo e la pace sul mondo, funziona soprattutto perché alla sceneggiatura ha lavorato direttamente la scrittrice, spalla a spalla con lo showrunner Eric Heisserer, che ha scritto sceneggiature notevoli – dal remake de "La Cosa" fino al capolavoro di Denis Villeneuve "Arrival". Dopo la pratica guida ai personaggi di Tenebre e Ossa già pubblicata nei giorni scorsi, proviamo a scendere nel dettaglio e (senza spoiler) capire perché questa serie tv merita la vostra attenzione.

Tenebre e Ossa è scritta benissimo

Di cosa parla Tenebre e Ossa? Il titolo la dice lunghissima: la città di Ravka, un regno che un tempo era forte e potente, è divisa dal resto del mondo dalla Faglia d'Ombra, una striscia d'oscurità popolata da esseri immondi, noti come i Volcra. Alina Starkov (la quasi esordiente Jessie Mei Li) è un'apprendista cartografa al servizio dell'esercito che – una volta appreso che il suo migliore amico Mal (Archie Reneux), di cui è segretamente innamorata, è stato chiamato per attraversare la Faglia – decide di unirsi a quella che sembra essere una sorta di spedizione suicida. E infatti: quando i Volcra attaccano la loro nave, l'equipaggio viene decimato compresi i Grisha – i potenti maghi in grado di controllare gli elementi del fuoco e dell'aria e di curare le ferite. Alina vede il suo amato Mal in pericolo, provoca un'esplosione di luce che ucciderà tutti i Volcra e salva i superstiti.

La rivelazione è questa: Alina è una Grisha tra le più potenti, una Evocaluce, un potere che tutti credevano leggenda. Questo potere sarà di enorme interesse per il regno e per l'Oscuro, ovvero il Darkling ovvero il General Kirigan (Ben Barnes), uno dei più potenti Grisha in grado di controllare l'oscurità.  Ma l'eco delle gesta di Alina arriva anche oltre la Faglia, nella città di Ketterdam. Una città che sembra un ibrido tra New Orleans e la Londra dell'Età Vittoriana. Sulle tracce di Alina ci sono loro, probabilmente i personaggi migliori anche perché più sfaccettati, meglio costruiti e scritti, in definitiva più fighi: Kaz Brekker (Freddy Carter), Inej Ghafa (Amita Suman) e Jesper Fahey (Kit Young).

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La serie strizza l'occhio alla contemporaneità

La serie riesce in una sola stagione a prendere il meglio dalla grande produzione letteraria di Leigh Bardugo. La prima stagione, infatti, unisce il primo libro della scrittrice "Tenebre e Ossa", che ha dato il via a una trilogia composta da "Assedio e Tempesta" e "Rovina e Ascesa", e il primo libro del dittico successivo "Sei di Corvi", che si completa con "Il Regno Corrotto" (tutti i libri sono editi in Italia da Mondadori). Questa mossa ha permesso alla serie tv di poter sviluppare due diverse linee narrative in parallelo ma soprattutto ha consentito – in linea con quelli che sono i trend e le sensibilità del momento – di correggere quello che poteva essere un difetto delle prime opere della Bardugo, con personaggi eccessivamente ‘caucasici'. Qui troviamo invece, proprio grazie a quanto accade a Ketterdam durante le avventure di Kaz, Inej e Jesper, non soltanto personaggi di colore ma anche un'attenzione maggiore a introdurre personaggi di orientamento sessuale differente e personaggi con un qualche tipo di disabilità, legando a loro ulteriori sottostorie che garantiscono realismo e aderenza con il mondo contemporaneo. "Tenebre e Ossa" è una produzione importante, di quelle che hanno un budget che basterebbe per competere e sfondare i box office di mezzo mondo. Arriva in Italia su Netflix in un momento particolarmente saturo per le serie tv e con le restrizioni contro il Coronavirus allentate. Nonostante questo, rischia di essere davvero la vostra prossima fantastica ossessione.

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