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Suor Cristina vince The Voice e fa boom di ascolti, oltre 4 milioni per la finale

Ottimo risultato di share per Rai2 e per Suor Cristina, il personaggio tv dell’anno, che prevedibilmente trionfa nel talent guidata da J-Ax.
A cura di Andrea Parrella
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Complessivamente Suor Cristina ha fatto il suo dovere, alzando l'asticella media degli ascolti di The Voice nella seconda stagione. La sua vittoria ampiamente prevista non ha determinato astensione dei telespettatori, ma semmai curiosità da parte di un pubblico ancora sorpreso dall'idea che una suora possa diventare una popstar (nei giorni scorsi abbiamo chiesto ai fedeli cosa ne pensassero di Suor Cristina). Il dato di ascolto, che aveva subito un calo rispetto al boom delle prime puntate, si è poi stabilizzato nel corso delle puntata e la finale ha determinato un esito più che positivo per il programma di Rai2: nella presentazione 4.038.000 telespettatori, share del 15.13% e nel programma 4.1000.000, 21.03%. A fare la sua parte avrà contribuito anche quel Padre Nostro recitato insieme al pubblico in studio subito dopo l'annuncio della vittoria, oggi non si parla d'altro.

Il successo di The Voice che comincia da lontano

D'altronde quest'anno, a dispetto dell'inatteso boom mediatico del personaggio televisivo dell'anno, la Suor Cristina di cui sopra, il lancio del programma era cominciato diverse settimane prima dell'inizio, con Raffaella Carrà impegnata personalmente a riportare il suo volto in televisione (partecipazione a Sanremo compresa), pur di vedere incrementarsi gli ascolti ed il seguito del programma sul quale aveva messo la faccia. Ed anche il cast, dopo i risultati timidi riportati nella scorsa stagione, si era perfezionato sostituendo Cocciante e il conduttore Fabio Troiano rispettivamente con J-Ax (essenzialmente il protagonista assoluto di The Voice, sempre dopo Suor Cristina) e Federico Russo, che ha dimostrato molto più brio del suo predecessore.

Ora la terza stagione?

A dispetto del fattore qualità, discutibile o meno, va dunque sottolineato che la seconda stagione di The Voice of Italy getta le basi per una conferma ulteriore l'anno prossimo, se non altro perché corre il serio rischio di rivitalizzare dal punto di vista degli ascolti una rete come Rai2 che, da diversi anni, era in picchiata su un crinale negativo quanto a share. The Voice invece si inserisce nel filone di Pechino Express e una categoria di prodotti fortemente voluti e supportati dal direttore Teodoli, che pronosticano una nuova giovinezza della seconda rete del Servizio pubblico. Ammesso che non si tratti di un fuoco di paglia.

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