"Non manca molto al giorno della tempesta perfetta. Non manca molto al giorno in cui il tintinnar di schiavettoni risuonerà come una piccola orchestra per chiudere vicende che non trovano spiegazioni plausibili, al momento". Così Alessandro Ambrosini su Fanpage anticipava la "tempesta perfetta", quella che dal punto di vista giudiziario sarebbe diventata l'inchiesta di "Mafia Capitale", dalle parole pronunciate in conferenza stampa dal procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone. Non manca molto al giorno in cui questa "tempesta perfetta", la vivremo sul grande schermo del cinema. È uno degli annunciati progetti di Stefano Sollima che, prima delle riprese di Gomorra 2, ha chiuso quelle di Suburra, l'adattamento dall'omonimo libro di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo. Non si sfalda la coppia d'oro del nuovo cinema della "mala italiana" dopo Romanzo Criminale, si riporta la decadenza di Roma scritta in quel libro che è stato quasi una premonizione.
La miseria meschina dell'umanità romana di Suburra tracciata nei personaggi di politici, funzionari e criminali che hanno i volti di Pierfrancesco Favino, un pm corrotto e investito da un delirio di onnipotenza, di Elio Germano, boss del nuovo secolo ed erede della banda della Magliana, di Alessandro Borghi, un capo criminale, di Claudio Amendola, un braccio destro fidato. Un film distribuito da 01 che è atteso nelle nostre sale ad autunno.
Gomorra 2 e la vendetta di Don Pietro Savastano
Stefano Sollima è l'uomo chiave della nuova stagione. Dopo Suburra è atteso al varco per Gomorra 2, riprese ancora in corso e produzione pronta a partire in primavera 2016, tra marzo ed aprile. Un altro successo imponente, favorito certo dal buon nome di Roberto Saviano e dal suo best-seller da cui è tratta la serie, ma costruito e realizzato come parte indipendente di un ingranaggio narrativo perfetto. Sky se la gode, i numeri della prima stagione sono stati altissimi, le carriere degli attori impegnati nel progetto hanno avuto un'impennata, su tutti Marco D'Amore, quel Ciro Di Marzio che, dati alla mano, spicca come il nuovo "golden boy" dei gangster movie all'italiana. Proprio lui è riuscito a prendersi la soddisfazione a Montecarlo di battere Kevin Spacey e strappare il premio come "Miglior attore di una serie drammatica" al Festival della Tv organizzato dal Principato.
La seconda stagione di Gomorra promette una discesa ancora più profonda negli inferi della criminalità organizzata napoletana, in linea con quelle che sono le giornate calde dell'estate napoletana. Una nuova guerra è alle porte e la gente si aspetta altri morti in queste giornate torride, tra i Quartieri Spagnoli e Forcella, mentre la Dia mette a segno l'arresto eccellente del Boss Cimmino. Nella finzione scenica, il regolamento di tutti i conti in sospeso passa dal volto di Fortunato Cerlino, l'attore interprete di Don Pietro Savastano, evaso grazie ai suoi fedelissimi e pronto a riprendere le redini del suo clan in mano. Vendicare la morte di sua moglie e abbattere la ribellione di Salvatore Conte e di Ciro Di Marzio appare il primo obiettivo, ma anche suo figlio Genny potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo alla ripresa del controllo. L'appuntamento è per Autunno 2015 e Primavera 2016, è il prêt-à-porter della nuova stagione italiana del cinema e della tv.