Spente le luci dell’Ariston, si accendono quelle dell’Altro Festival
Stanotte si è registrata l’ultima epifania del Dopofestival sanremese che, forse proprio per sottolinearne ancor più l’anima più informale e sbarazzina, è stato ribattezzato quest’anno L’Altro Festival. Dopo l’edizione targata Saverio Raimondo nel 2015, il salotto buono delle notti sanremesi è tornato in esclusiva su RaiPlay, la piattaforma streaming di “mamma” Rai, questa volta sotto l’esperta guida di Nicola Savino, di certo non nuovo all’esperienza, visto che proprio da Raimondo aveva preso il testimone nel 2016, raccontando il Festival per ben due edizioni consecutive. Dopo le conduzioni di Edoardo Leo (2018) e Rocco Papaleo (2019), Savino è tornato a “casa”, e l’impressione lasciata dai 60 minuti dello show è che in realtà non se ne sia mai andato.
L’Altro Amadeus
Così come la prima puntata del Festival non ha disdegnato frequenti viaggi nel tempo per celebrare la propria tradizione – da Rita Pavone, in gara, alla lunga esibizione-tributo di Albano e Romina –, mietendo risultati monstre come il 52,2% di share e 10.058.000 spettatori (miglior risultato dal 2005!), anche Savino se ne concede subito uno, fiondandosi 16 anni indietro nel tempo per anticipare, nei panni di un concorrente de L’Eredità – all’allora presentatore Amadeus – il suo futuro alla guida del Festival di Sanremo. E si lascia scappare un consiglio: “non parlare di donne in conferenza stampa!”. Esilarante.
L’Altra Tutina
In studio l’onore dell’apertura musicale della puntata è affidato alla sempre convincente Irene Grandi e ai Gemelli di Guidonia, ma la chiusura dell’esibizione è (esteticamente) raccapricciante: Savino non riesce a resistere e si presenta in studio con uno scimmiottamento del nude look esibito da Achille Lauro, che sul palco dell’Ariston si è presentato inguainato in una tutina di Gucci da 5.700 euro. L’impatto rock alla David Bowie, per motivi inspiegabili, non si rinnova quando la tutina color cipria la indossa Savino. Ma andiamo oltre…
L’Altro Look
Tra l’andirivieni di ospiti reduci dalle loro esibizioni all’Ariston, le divagazioni musicali de I Vazzanicchi, e una disamina e l’altra del parterre di giornalisti radunato attorno a Fiamma Sanò, ecco anche le perle di saggezza e le riflessioni estetico-filosofiche di Myss Keta, che giudica gli outfit di alcuni dei protagonisti: “enigmatica” Irene Grandi, “stellare” Achille Lauro, “dubbiosa” Rita Pavone, “manicure” (…) Anastasio, e via dicendo. Il ritmo viene tenuto alto anche dal monitoraggio della Rete, che ovviamente comincia da subito a commentare a modo suo la kermesse, e dal contributo di Gigi e Ross, che sopraggiungono ad affiancare Savino.
L’Altra Musica
L’arrivo di Morgan in trasmissione non passa inosservato: gasatissimo, “l’eterno ultimo” del Festival (anche ieri la sua esibizione con Bugo si piazza, immeritatamente, dodicesima su dodici; commenta lui, tra il serio e il faceto: “la musica leggera è per il mercato, il pop per la storia”), s’infila dappertutto, posseduto da sanremese ispirazione. Con Bugo si esibisce dapprima in una ritmatissima “Internet killed the Video Stars” e poi, con un look new romantic, in una convincente versione di “Rio” dei Duran Duran, con tanto di accompagnamento al sax dell’ex sodale dei Bluvertigo, Andy, chiamato all’ultimo da Morgan e giunto nottetempo direttamente da casa sua in Brianza.
L’Altro Festival
Esilarante l’inviato Valerio Londini, il comico lanciato su Rai 2 da Battute. Il suo collegamento dagli esterni dell’Ariston sembra procedere senza intoppi ma, via via, i riferimenti alla conduzione di Antonella Clerici, all’esibizione di Cristicchi e l’intervista al (vero) “esordiente” Valerio Scanu fanno capire il misunderstanding di fondo: Valerio è andato alla sessantesima edizione del Festival e non alla settantesima! Il viaggio nel tempo continua, insomma. Quando, compreso l’errore, raggiunge gli altri in studio lo fa accompagnato da due gangster con tanto di cadavere al seguito: “mi hanno chiesto dove potevano mettere il cadavere, dove non li avrebbe visti nessuno. Io gli ho detto che su RaiPlay alle due di notte facciamo L’Altro Festival…”. Applausi.
L’Altra Classifica
La puntata dell’Altro Festival non poteva che concludersi con L’Altra Classifica che ribalta quella ufficiale. Il podio ufficiale “Le Vibrazioni (1°) – Elodie (2°) – Diodato (3°)” (“in ordine analfabeta” commenta con un filo di veleno Morgan) si ribalta a tarda notte in uno stimolante “Achille Lauro (1°) – Bugo e Morgan (2°) – Rita Pavone (3°)”. Una prospettiva beneaugurante per i primi o per i secondi? I prossimi giorni ci diranno. Intanto: bene, bravi, bis!